Animale da bambini

Animale da bambini LA CHIOCCIOLA Animale da bambini Con la sua buffa casetta portatile LE chiocciole sono animali da bambini: suggeriscono pupazzi accattivanti, cartoni animati, disegni con comignoli fumanti e finestrine che adornano la conchiglia. Il guscio e le antenne accendono la fantasia: è irresistibile quella casetta portatile, per non parlare dei tentacoli, un po' occhi e un po' organi tattili, che solo a sfiorarli si ritirano, risucchiati nelle viscere del mantello, mentre il piede bavoso interrompe il suo lento avanzare, si accorcia e sparisce nella conchiglia, lasciando solo una scia luccicante e umidiccia. E' un animale da filastrocche: Viva la Chiocciola, I viva una bestia / che unisce il merito I alla modestia. I Essa all'astronomo/e all'architetto / forse nell'animo I destò il concetto / del cannocchiale / e delle scale. / Viva la chiocciola / caro animale... Così inizia una lunga poesia del Giusti (omonimo, per caso, dell'attuale noto malacologo italiano), che era rimasto incantato dal guscio a spirale, ricovero portatile. Ai tempi dei tempi la conchiglia non era casa ma scudo e serviva ai molluschi ancestrali, simili alle patelle, per proteggersi aderendo saldamente ad un substrato duro. Passarono i secoli e lo scudo si allungò in altezza e diminuì l'apertura: un semplice cono come quello del gelato però sarebbe stato scomodo da portare e avrebbe reso difficile all'animale frugare in fessure e fori. Allora si avvolse su se stesso in spire simmetriche bilateralmente, ognuna avviluppata sulla precedente e disposta sullo stesso piano, come un idrante arrotolato di piatto sul terreno da un giardiniere ordinato. Così nacque la conchiglia a spirale, e a questo punto un evento drammatico (non è solo un'ipotesi perché compare anco sa nell'embriogenesi dei gastaro podi viventi) segnò una svolta definitiva: una torsione di 180° della parte maggiore del corpo dopo il capo, compresi i visceri, la cavità del mantello e il mantello stesso. Non c'è una spiegazione precisa sul significato evolutivo di tutto questo storcersi: comunque sia, assicurò nuovo spazio per la retrazione del capo quando il mollusco rientrava nel gu scio. E alla fine, dopo tutte queste prodezze da contorsionista accompagnate da sempre nuovi adattamenti, come l'invenzione di apposite fessure per una buona circolazione dell'acqua, per evitare che l'animale fosse girato in modo da rovesciarsi addos so i suoi stessi rifiuti, si tornò alla conchiglia. La natura, instancabile nella sua inventiva, si concentrò con una ennesima trovata sui gusci simmetrici, che avevano lo svantaggio di non essere molto compatti e di avere diametri relativamente grossi, dato che ogni spira era completamente esterna alla precedente. La solu zione fu un avvolgimento asim metrico, con una spira sopra l'altra e tutte attorno ad un asse centrale detto cominella. Come risolvere il trasporto di questa casa, tutta storta, che avrebbe potuto gravare da un solo lato del corpo? La bestia invidiabile riuscì a dipanare anche questo nodo: spostò la posizione della conchiglia per ottenere una adeguata distribuzione del peso, portando l'asse della spirale verso l'alto e un po' indietro. Ed ecco finalmente apparire dal Carbonifero l'immagine della chiocciola attuale, dove la cavità del mantello si è modificata in un polmone e la conchiglia è portata come un cappello sulle ventitré, quasi sbarazzina. La casetta sbilenca può essere destrorsa o sinistrorsa, a seconda che la sua bocca si apra a destra a sinistra della cominella. Come per gli esseri umani, i gasteropodi sono per la maggior parte destrorsi, e a differenza di questi che ancora oggi spesso considerano i mancini dei poveretti, tra gli Elicidi i rarissimi esemplari dotati di guscio sinistrorso sono molto ricercati dai collezionisti. La conchiglia, che caratterizza le varie specie di chiocciole e tra le altre quelle del genere Helix note ai gastronomi, è prodotta da secrezioni calcaree del mantello e cresce a ondate nei periodi più caldi dell'anno. GU intervalli possono essere individuati facilmente, come gli anelli di crescita dei grandi alberi, nelle sculture della superficie. Tra i gasteropodi polmonari superiori esistono specie nude dove c'è stata riduzione o perdita della conchiglia: sono le lumache, o limacce, il cui aspetto è forse una risposta adattativa al basso tenore di calcio nel suolo. Limacce sono presenti oggi in molte parti del mondo come forme introdotte. Tra queste i lumaconi senza guscio di colore rosso vivo, invasivi e veri flagelli dell'agricoltura, da non confondersi con altre specie nostrane ispiratrici, con le chiocciole-, di canzoncine in tutte le regioni italiane (è lombarda una delle più carine): Lumachin, lumnachin, I cascia foeura i tó comin, I que domon l'è San Martin, / te darem un bicer de vin. Qualsiasi specie di chiocciola non può sopravvivere per un periodo superiore a 14 mesi senza un lungo riposo. Seguendo il ritmo delle stagioni 5 sonno può essere breve, e allora si costruisce un velo esterno alla bocca della conchiglia per frenare l'evaporazione. Se l'inverno è lungo o l'estate è torrida si può creare un vero e proprio opercolo calcareo robusto, per difendersi dalle avversità atmosferiche e dai predatori. Tutto il metabolismo rallenta, mentre vengono utilizzate le riserve di glicogeno: il battito cardiaco diventa quasi impercettibile, l'attività respiratoria è ridotta all'essenziale. Sempre Giusti: Per prender aria I Non passa l'uscio: / Nelle abitudini I Del proprio guscio / Sta La stdel guscchedestra o persuasa IE non intasa. / Viva la chiocciola / bestia di casa... Quando dopo la pace del sonno la chiocciola si risveglia, come dice Figuier, zoologo ottocentesco un po' poeta, è più felice della Bella Addormentata nel racconto delle Fate: «Quando la giovane principessa si sveglia dal suo sonno secolare, è triste e seriamente preoccupata, per la ragione, ben possente sopra uno spirito femnumno, che i suoi vestiti non sono più di moda, e che tutti i suoi ornamenti sono invecchiati». La chiocciola non ha nulla da temere di simile. La nostra dormiente risvegliata potrebbe prolungare per secoli il suo tranquillo letargo. Essa troverebbe, al suo svegliarsi, i suoi abiti, cioè la sua conchiglia, perfettamente portabile. E' la stessa che portavano i suoi antenati e che porteranno le sue nipoti. Caterina Gromis di Trana La straordinaria architettura del guscio a spirale che può essere destra o sinistrorsa SCHEMA DEL SISTEMA NERVOSO DI UNA CHIOCCIOLA COMUNE Connettivo cerebroviscerale Ganglio cerebrale Ganglio boccale Bocca Commissura cerebrale Connettivo cerebropedale ROPODI Triangolo laterale 1 — Ganglio pedale Commissura pedale Gangli intestinali Ganglio viscerale Piede Esofago Conghiglia Connettivo pedoviscerale SEZIONE SAGITTALE DELL'ESTREMITÀ1 CEFALICA DI UNA CHIOCCIOLA COMUNE (HELIX POMATIA) Occhio pMascella Tentacolo Labbro Bocca Radula Lingua GASTEROPODI Vaso polmonare Orecchietta Pericardio Ventricolo Reni e organi di Bojanus Vaso viscerale Triangolo laterale 1 Conghiglia Connettivo pedoviscerale Canale escretore Parete dorsale del corpo Mantello vascolarizzato che funziona come polmone Cavità palleale Orifizio escretore Apice Asse columellare Apertura—i columellare Bordo - conghigliare LA CONCHIGLIA Suture interne Ricettacolo seminale Epatopancreas Gonadi ermafrodite Anse intesinali Apertura Epatopancreas—' Ovidotto e canale deferente uniti Vaso, anteriore ANATOMIA GENERALE Muscolo retrattore del tentacolo Occhio Tentacolo oculare Gangli cerebroidi Bocca Tentacolo Ganglio pedale Orifizio genitale — Vaso pedale Nella foto, l'accoppiamento di due chiocciole Helix pomatia Dopo la «danza» avviene il lancio del «dardo» costituito da carbonato di calcio

Persone citate: Bocca Commissura, Bocca Radula Lingua, Bocca Tentacolo, Caterina Gromis