Telecom, Pistorio si chiama fuori

Telecom, Pistorio si chiama fuori NOMINE E TLC Noera (Deutsche Bank) chiede che i Fondi pesino di più in consiglio d'amministrazione Telecom, Pistorio si chiama fuori E la liquidazione di Rossignolo va in Parlamento MILANO. Le dimissioni di Gian Mario Rossignolo dalla presidenza non hanno certo sciolto tutti i nodi di Telecom Itaha che continua a far parlare di sé, e non solo nel mondo finanziario o tra gli operato di Piazza Affari. Le voci dei giorni scorsi sulla liquidazione dell'ex presidente della società, ad esempio, sono sfociate in Parlamento con un'interrogazione al ministro Ciampi da parte della Lega Nord. Mario Borghezio ha chiesto infatti se sia vero che «il presidente uscente abbia preteso e ottenuto come buona uscita dalla carica la somma di 21 miliardi». E U deputato di An, Domenico Gramazio, in un'interrogazione ai ministri del Tesoro e deUa Comunicazione, punta il dito sulla direzione comunicazione della Telecom, prospettando persino il possibile avvio di un'azione di responsabihtà, provocando la reazione di Pellegatta (direttore, appunto, della Comunicazione di Telecom Italia) che dichiara all'Ansa di non aver l'intenzione di dare le dimissioni e smentisce le cifre relative al suo contratto, indicate dal parlamentare di An. PeUegatta ha anche sottolineato che queste cifre sono state smentite in più occasioni, «insistere con la loro riproposizione ha aggiunto - significa reiterare argomenti lesivi dell'immagine di un management che lavora». Gb occhi di tutti intanto sono puntati sulla prossima scadenza del 2 novembre, quando si riunirà il consigho di amministrazione che dovrà convocare a sua volta l'assemblea della società (prevista per dicembre), per capire se ci sarà la nomina di un amministratore delegato e chi potrà essere chiamato a ricoprire questo ruolo. Dal tourbillon di candidati circolato negb ultimi tempi si è intanto chiamato fuori Pasquale Pistorio, top manager della StMicroelectronics, che in una nota ieri ha tenuto a confermare «il suo totale attaccamento al gruppo italo-francese che ha contribuito a portare ai massimi bveUi internazionali e per U quale è convinto esista ancora un potenziale enorme di sfide personab e di crescita da realizzare». Via Pistorio, dunque, secondo gb appassionati di toto-poltrona, resterebbero in corsa Ebo Catania (fbm Sud America), Piero Guidi (Teleglobe canadese) e Lucio Stanca (fbm Europa), ma quest'ultima candidatura sarebbe in calo perché «bruciato» dalla sponsorizzazione di Rossignolo, mentre è dato in rimonta Ubaldo Livolsi. In attesa di una decisione, intanto, i Fondi si agitano e chiedono più potere. Secondo l'amministratore delegato di Deutsche Bank Fondi e vicedirettore generale di Deutsche Bank spa, Mario Noera, la vicenda Telecom «ha messo bene in luce l'importanza degb investitori istituzionali, purché dotati di adeguata rappresentanza», ed ha aggiunto che «non sempre sono adeguati a questa necessità i rapporti di forza nei consigb». Noera auspica in gene- rale «una diversa calibratura deUa rappresentatività da parte dei patti di sindacato» e che venga consentito ai Fondi «una raccolta più ampia deUe deleghe», andando verso una complessiva maggior rappresentatività dei Fondi «soprattutto in funzione di controllo». Ieri intanto il titolo Telecom in Piazza Affari si è mosso in controtendenza perdendo lo 0,66% mentre l'indice Mibtel metteva a segno un progresso dell'uno e mezzo per cento. Francesco Bullo Gian Mario Rossignolo

Luoghi citati: Catania, Europa, Milano, Sud America