La vecchiaia spaventa il Vaticano

La vecchiaia spaventa il Vaticano Summit di ministri La vecchiaia spaventa il Vaticano CITTA' DEL VATICANO. Il ministro della Sanità, Rosy Binai, entrerà in Vaticano per parlare, appunto, di Sanità. Sarà il primo ministro dell'esecutivo guidato da Massimo D'Alema a varcare il Portone di Bronzo dopo le polemiche create da «Osservatore Romano» e «Avvenire» al momento della formazione del governo. Domenica scorsa, in Piazza San Pietro, c'era un altro ministro donna del nuovo governo: era Livia Turco, responsabile del dicastero per le Solidarietà Sociali, e guidava la delegazione italiana alla solenne messa di beatificazione di quattro religiosi e religiose particolarmente impegnati nell'aiuto ai diseredati. Una presenza importante, anche perché Livia Turco si è espressa in passato, su molti temi, con accenti in sintonia con il magistero pontificio. Ma la sua presenza, per quanto ufficiale, si limitava alla pura presenza. Rosy Bindi, invece, è stata invitata a partecipare a un convegno di notevole importanza nell'ottica della Santa Sede. L'ha organizzato, - e l'ha invitata - il suo «omologo» vaticano, il messicano monsignor Javier Lozano Barragan. Si tratta della tredicesima Conferenza Internazionale degli Operatori Sanitari e quest'anno è dedicata al tema degli anziani. A Rosy Bindi toccherà un compito non semplice. Dovrà, infatti, illustrare quali sono i problemi di carattere politico che uno Stato laico si trova a dover affrontare nel delicato settore della terza età. La tavola rotonda ha come titolo «Attualità della vecchiaia nel mondo»); e accanto al ministro italiano ci saranno anche il professor Alexandre Kalache, dell'Organizzazione mondiale della sanità, che tratterà dell'aspetto demografico; il professor Christopher Howson, membro del Comitato internazionale per la sanità negli Stati Uniti che approfondirà gli aspetti economici della questione; e infine il professor Deodat Vakyanakazi, docente di antropologia in Congo che imposterà la sua relazione sugli aspetti culturali. Il convegno, che è stato illustrato nel corso di una conferenza stampa da monsignor Barragan, si aprirà il prossimo 29 ottobre nella Sala del Sinodo con le relazioni dei cardinali Fiorenzo Angelini (ex responsabile del dicastero vaticano per la salute) e Paul Poupard, Presidente del pontificio consiglio per la cultura. Per tre giorni al tavolo dei relatori si alterneranno medici, sociologi, psichiatri di fama mondiale. «Così come il presente secolo è quello dell'incremento demografico - ha spiegato monsignor Barragan - il 21° secolo sarà il secolo dell'invecchiamento. Invecchiare è qualcosa di naturale, però il problema è la velocità dell'invecchiamento che ci si aspetta nel secolo prossimo». E l'Italia è uno dei 20 Paesi al mondo più toccati dall'invecchiamento, [m. tos.l

Luoghi citati: Congo, Italia, Stati Uniti