Disfatta di Russia per il mago Soros di Andrea Di Robilant

Disfatta di Russia per il mago Soros Lettera ai clienti: riorganizzo il gruppo, il mio braccio destro Roditi prende un lungo periodo di riposo Disfatta di Russia per il mago Soros La crisi gli è costata 3300 miliardi, chiude il suo fondo IL CASO IL RE MIDA DELLA FINANZA WASHINGTON E Mida ha perso il tocco magico? George Soros, il mago dei mercati internazionali, non riesce più a trasformare tutto quel che tocca in oro. Anzi, i suoi investimenti da qualche tempo hanno preso una tale batosta che ha deciso di chiudere uno dei suoi più celebri fondi d'investimento e di ristrutturare tutte il suo impero. La crisi finanziaria internazionale degli ultimi mesi ha fatto parecchie vittime anche tra operatori di grande prestigio. Basti pensare al salvataggio in extremis del fondo Ltcm, nel quale l'Ufficio cambi della Banca d'Italia aveva investito 250 milioni di dollari. Ma pochi si aspettavano che anche Soros venisse punito così pesantemente da scelte sbagliate. La crisi russa è costata al finanziere di origine ungherese ben due miliardi di dollari (3300 miliardi di lire). E le perdite sarebbero state probabilmente maggiori se l'estate scorsa Soros non avesse contribuito a far scoppiare il bubbone russo in- vocando a gran voce una svalutazione del rublo. Il «Quantum Emerging Growth Fund» - uno dei fondi più dinamici del gruppo Quantum negli ultimi anni - ha perso un terzo del suo valore, e sarà chiuso. Soros lo ha scritto ai suoi clienti in una lettera nella quale ha anche annunciato ima drastica riorganizzazione dell'intero gruppo dopo le grosse perdite subite nel 1998. Negli ultimi anni il mago Soros ha avuto al suo fianco un «sotto-mago», Nick Roditi, che ha fatto guadagnare miliardi ai clienti del gruppo Quantum con investimenti audaci e molto proficui, soprattutto nei mercati emergenti. Nella lettera ai suoi clienti, Soros ha aggiunto che Roditi, un sudafricano che risiede a Londra, si prenderà un periodo illimitato di riposo «per motivi di salute». Il futuro di Roditi rimane avvolto nel mistero. Pare che sia effettivamente malato: il «New York Times» ha scritto ieri mattina che secondo alcuni suoi amici sarebbe stato colpito dalla tubercolosi. Ma la sua predilezione per la segretezza, per una vita trascorsa sempre dietro le quinte, e il suo rifiuto categorico di parlare con i giornalisti contribuiscono ad aumentare dubbi e interrogativi che certo non aiutano Soros in questo momento delicato. Le perdite di quest'anno, e l'inevitabile pubblicità che hanno ricevuto, hanno finito per offu¬ scare l'immagine di Quantum, che aveva brillato come nessun altro fondo negli Anni Novanta. Nel 1997 il gruppo aveva guadagnato il 49,3 per cento; nel 1996, l'81,9 per cento; e nel 1995, anno-record, un incredibile 159,4 per cento. Il 1998 non è soltanto l'anno in cui Soros ha «preso un bagno». E' anche l'anno in cui il grande finanziere conosciuto nel mondo per i suoi raid spregiudicati sui mercati valutari ha pubblicamente rinnegato, in un ormai celebre articolo, la finanza d'assalto cui molti, a torto o a ragione, lo avevano associato. Il «j'accuse» di Soros era diretto, in generale, contro gli aspetti più selvaggi e deleteri del capitalismo. E mentre il Soros «finanziario» perde colpi, il Soros «umanitario», che spende i suoi miliardi per venire in aiuto ai Paesi bisognosi - soprattutto nei Balcani, in Europa orientale e in Russia - è sempre più attivo sulla scena internazionale. Ma il secondo Soros non può sopravvivere senza il primo. Ed è per questo che la cattiva performance sui mercati nel 1998 è doppiamente preoccupante: per i suoi clienti, ovviamente, ma anche per chi beneficia della sua generosità. Andrea di Robilant Il Quantum Emerging Growth Fund ha perso un terzo del suo valore Sono ora in pericolo le sue attività umanitarie nei Balcani e nell'Est Un «annus horribilis» per George Soros

Luoghi citati: Balcani, Londra, Roditi, Russia, Washington