Elettricità e gas verso il mercato

Elettricità e gas verso il mercato MONOPOLI Bersani promette un quadro completo di norme per la primavera. Ma c'è già polemica con la Snam Elettricità e gas verso il mercato L'Authority: «In settimana le prime proposte» MILANO. Destino segnato per l'Enel. L'Authority per l'energia apre le grandi manovre su due obiettivi che scottano, le privatizzazioni di elettricità e gas. Al convegno milanese dell'Enea sull'applicazione della direttiva comunitaria per l'apertura del mercato del gas in Italia, il presidente Pippo Ranci fissa due scadenze: entro domenica arriverà la proposta per il riassetto del settore elettrico, «successivamente - aggiunge - e in tempi non lunghi faremo la stessa cosa per il mercato del gas». Pierluigi Bersani, ministro dell'Industria, conferma l'intenzione del governo: entro Natale le normative per la liberalizzazione del mercato elettrico e per Pasqua, una volta ricevute le necessarie deleghe dal Parlamento, le analoghe regole per il mercato del gas. «Non posso che confermare quanto detto un anno fa sui tempi che sicuramente manterremo - spiega il ministro -, da parte del governo c'è sempre una certa incertezza sui tempi perché non tutto è nelle nostre mani e c'è di mezzo un passaggio parlamentare per le deleghe. Però ci metteremo nelle condizioni di rispettare queste scadenze». Bersani esclude intralci politici al passaggio dell'Enel ai privati, ma ricorda che esiste comunque una strada ben precisa da seguire: prima la liberalizzazione, poi «con gradualità» la privatizzazione. «Nel programma di governo - spie¬ ga - è scritto chiaramente che c'è una sequenza logica che mette prima la liberalizzazione del settore elettrico e poi la privatizzazione dell'Enel». Concetto importante, sottolineato per la prima volta: «Dobbiamo avere - annuncia - uno svolgimento ordinato delle cose e non si possono sostituire a monopoli pubblici monopoli privati». La cautela di Bersani è d'obbligo, perché liberalizzazione e privatizzazione dell'Enel apriranno necessariamente l'assalto non solo ad un colosso che vale più 45 mila miliardi, ma alla sua rete che copre il 90% della distribuzione. Ma ancora più intricata è la questione-gas: due i produttori, Snam (Eni) e Edison, tanti i distributori con il 25% di combustibile marcato dalla Snam, il 45% dalle municipalizzate, il 5% dalla Camuzzi e il restante 25% da una galassia di 800 società. E la polemica è già aperta. Basta un passaggio, un giudizio di Ranci sul monopolio del metano, per suscitare la reazione della Snam. La trasformazione è storica, dice Ranci, mai vista finora: «Il settore che ora è organizzato in forma monopolistica non potrà più esserlo, il cambiamento che oggi comincia dovrà essere radicale e la direttiva europea dà un colpo significativo ma si inserisce in una realtà già in movimento ed in qualche modo preparata». Quindi il mercato andrà regolato in maniera ferrea, prima del passaggio «dalle mani di un monopolista identificato nello Stato in quelle di una Spa che non può non avere redditi dà profitto». Quindi il monopolista dovrà separare le attività, anche del trasporto e dello stoccaggio, che dovrebbero essere svolte da soggetti diversi in ottemperanza alle direttive comunitarie. E lo ribadisce anche l'Antitrust con Michele Grillo: la direttiva consente una separazione contabile delle attività «ma per la spe¬ cificità del mercato italiano, riteniamo opportuna l'attuazione della separazione societaria». Reazione risentita da parte della Snam. Il presidente Angelo Ferrari invita in sostanza l'Authority a restare nelle sue competenze: «Il gruppo Snam sta già operando per la separazione contabile e organizzativa delle attività che vedrà la luce nei prossimi giorni. Riteniamo che questo sia sufficiente per la normativa europea. Se il Parlamento dovesse decidere diversamente siamo pronti ad adeguarci». Il punto cruciale è però la competitività rispetto alla concorrenza europea, quindi Ferrari chiede al le gislatore di fare chiarezza anche sulle competenze dell'Authority «perché quello che l'autorità deve controllare è il mercato delle aziende distributrici che ha carat teristiche di pubblico servizio e non quello della produzione». Ib.g.] Il ministro dell'Industria Pierluigi Bersani

Persone citate: Angelo Ferrari, Bersani, Michele Grillo, Pierluigi Bersani, Pippo Ranci, Ranci

Luoghi citati: Italia, Milano, Monopoli