In ospedale dopo la disinfestazione di F. A.
In ospedale dopo la disinfestazione Acireale, i lavori erano finiti poche ore prima dell'inizio delle lezioni In ospedale dopo la disinfestazione Undici studenti ricoverati per problemi respiratori CATANIA. Undici alunni di un istituto magistrale di Acireale sono finiti in ospedale per problemi respiratori, dopo la disinfestazione della loro scuola. Giovedì scorso, per lo stesso motivo, due alunne erano state ricoverate in Rianimazione. La scuola «avvelenata» è il «Regina Elena», ospitato in un'ala dello storico collegio Permisi. La scorsa settimana l'edificio era stato disinfestato da una impresa locale, la «Nicolai Sud», e il lavoro era stato terminato poco prima che cominciassero le lezioni. Appena entrati nelle classi, molti dei quasi mille alunni hanno avvertito bruciore agli occhi o senso di soffocamento. Il preside, Alfio Mazzaglia, ha fatto evacuare l'istituto ma, nel corso della giornata, alcuni alunni si sono presentati in ospedale. Due di loro, compagni della stessa classe, 15 anni, nella serata erano stati trasferiti in Rianimazione per gravi problemi di infiammazione delle mucose delle vie respiratorie e vi sono tuttora ricoverati. La scuola è rimasta chiusa, in attesa di controlli e degli esiti dell'inchiesta disposta dal Comune, ed era stata riaperta proprio ièri mattina quando però la scena si è ripetuta. Scuola nuovamente evacuata ma 23 alunni si sono sentiti male e sono finiti in ospedale. Molti ci sono rimasti solo per un control- lo, ma per 11 in serata è stato disposto il ricovero: 9 sono all'ospedale Santa Venera di Acireale, due sono stati trasferiti in terapia intensiva al Cannizzaro di Catania. Al «Regina Elena» le lezioni sono state nuovamente sospese, stavolta a tempo ^determinato. Il sindaco, Agostino Pennisi, ha chiesto alla ditta «una dettagliata relazione sulle operazione di disinfestazione e sui prodotti usati», mentre il preside ha chiesto l'intervento dei tecnici dell'Usi che hanno disposto una pulizia straordinaria dell'istituto. I responsabili della «Nicolai Sud» dicono di non sapersi spiegare cosa sia accaduto. [f. a.]
Persone citate: Agostino Pennisi, Alfio Mazzaglia, Cannizzaro, Elena
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