«La scuola disorienta i ragazzi»

«La scuola disorienta i ragazzi» Discorso del Papa «La scuola disorienta i ragazzi» CITTA' DEL VATICANO. Il Papa denuncia la situazione di «molti giovani che si disperdono in un oceano di informazioni, di stimoli disparati e di dati», senza che la scuola e gli educatori riescano ad aiutarli ad avere «percezione di sé». Questa situazione, osserva Giovanni Paolo n, porta i giovani a sperimentare «una sorta di nomadismo permanente e privo di riferimenti concreti», e «diventa fonte di paura nei confronti dell'avvenire e di ogni impegno definitivo». Ricevendo i partecipanti alla plenaria della congregazione per l'Educazione cattolica, papa Wojtyla ha accostato il problema di questo specifico disagio giovanile al «travaglio che sta vivendo in questi anni il mondo scolastico» e ai «mutamenti culturali in atto per l'applicazione delle nuove tecnolgie informatiche». L'arrivo deU'infbrmatica «in vari ambiti della vita e della convivenza civile ha già provocato e provocherà ancora più notevoli cambiamenti nei processi di apprendimento, di interrelazione e di maturazione della personalità», osserva il Papa. La veloce informatizzazione della civiltà e della cultura, a giudizio di Giovanni Paolo II, è un fenomeno in cui «ci sono effetti positivi, quali la facilitazione della comunicazione, l'arricchimento dello scambio e dell'informazione, il superamento delle frontiere, ma non mancano conseguenze negative, quali la superficialità, la mancanza di creatività, la frammentazione». Di fronte a tutto questo, gli educatori e quelli cattolici in particolare, a giudizio del Pontefice, devono raccogliere la «sfida di formare persone complete, sviluppate armonicamente in tutte le loro facoltà e dimensioni, persone capaci di innalzarsi con fede e ragione verso la verità». [Ansa]

Persone citate: Giovanni Paolo, Giovanni Paolo Ii, Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano