L'ultima del Maligno Mossad di Ibrahim Refat

L'ultima del Maligno Mossad L'ultima del Maligno Mossad L'Iraq: nei nostri laghi uova di coccodrillo IL CAIRO NOSTRO SERVIZIO Dopo le penne e i sigari all'esplosivo, gli 007 israeliani avrebbero fatto ricorso a mezzi meno sofisticati ma molto subdoli nella lotta sotterranea al regime di Saddam Hussein: le uova di coccodrillo. L'accusa proviene dal quotidiano «Babil» di proprietà di Odai Hussein, primogenito del dittatore iracheno. Secondo questo diffuso organo di stampa di Baghdad, i servizi segreti israeliani avrebbero fatto arrivare uova di coccodrillo in due laghi nel Kurdistan iracheno. In precedenza, ha aggiunto il giornale, gli agenti israeliani avrebbero liberato grandi quantità di cobra nei pressi delle zone controllate dall'esercito di Saddam nel Nord dell'Iraq. I laghi in questione sono Dokan e Darbandi Khan, entrambi situati in un'area dove i guerriglieri separatisti della Unione Patriottica del Kurdistan (Upk) hanno una consistente presenza. Ma la notizia diffusa ieri da «Babil» è stata subito definita «insulsa, una «stupida propaganda» dal rappresentante dell'«Upk» al Cairo, Adnan Muftì. «Come si può fare una cosa del genere in laghi intorno ai quali vivono migliaia di persone che si nutrono di pesce pescato in quelle acque?», si è chiesto il rappresentante curdo. Silenzio da Tel Aviv. L'Iraq, però, non è l'unico Paese arabo a sospettare azioni malvagie ai suoi danni da parte di Israele. Anche il Libano accusa lo Stato ebraico di sottrarre terra nella zona della fascia di sicurezza occupata dalle truppe israeliane nel Sud del Libano. A insinuare questo dubbio è stato il quotidiano di Beirut, di lingua inglese, «The Daily News» che ieri ha pubblicato la notizia in prima pagina insieme con una foto. Il giornale, citando gli abitanti libanesi della località di Ai-Mary, ha sostenuto che da due settimane gli israeliani avrebbero inviato dei bulldozer in quella zona che stanno scavando nei fertili campi e caricano le zolle su autocarri che poi si dirigono con il loro «prezioso bottino» verso il confine israeliano distante quattro chilometri più a Sud. Lì la terra viene scaricata su una collina rocciosa dove gli israeliani avrebbero co stianto ima serie di terrazze. Per rendere inequivocabile l'accusa, il «Daily News» pubblica una foto nella quale si vedono grosse e profonde buche scavate in una vallata. E il giornale ha commentato ironicamente la vicenda: «Può darsi che gli israeliani non saranno in grado di restare nel Libano del Sud, ma sembra proprio che abbiano deciso di portarsene un po' a casa» In passato il Libano ha accusato senza mezzi termini Israele di sottrarre acqua ai suoi fiumi nel Sud, in particolare dal fiume Litani. Ac cuse sempre respinte dallo Stato ebraico. Spargere il virus dell'Aids nella valle del Nilo attraverso donne mercenarie, infettare i raccolti con microbi letali quanto scono sciuti, diffondere l'uso delle droghe pesanti tra la gioventù sono le ac cuse più frequenti sulla stampa del Cairo contro Israele. Ibrahim Refat

Persone citate: Adnan Muftì, Khan, Odai Hussein, Saddam Hussein