Gli avvocati di Pinochet «Estradabile la regina» di Fabio Galvano

Gli avvocati di Pinochet «Estradabile la regina» L'ARRESTO DEL GENERALE Mentre anche la Svizzera chiede la consegna Gli avvocati di Pinochet «Estradabile la regina» LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Un aereo cileno, con medici e attrezzature sanitarie a bordo, è in attesa da domenica sera all'aeroporto militare di Brize Norton, Oxford. Ma questo non significa che sia imminente la liberazione di Augusto Pinochet, arrestato dieci giorni fa alla London Clinic. Il percorso giudiziario, in effetti, si presenta lungo: ieri si è svolta senza esclusione di colpi la prima udienza presso l'Alta Corte, che già oggi potrebbe emettere una sentenza sulla richiesta degli avvocati dell'ex dittatore per la sua liberazione; ma un'altra richiesta di estradizione è stata lanciata dalla Svizzera, mentre a Santiago corrono voci su una possibile mediazione del Papa per ottenere il rilascio di quell'imputato scomodo. A Lord Bingham, decano dei giudici britannici, scelto per il delicatissimo caso, gli avvocati di Pinochet hanno spiegato perchè, a loro avviso, l'ex presidente cileno abbia diritto all'immunità diplomatica. Hanno insistito che la Spagna non ha alcuna giurisdizione su alcuna delle colpe che gli sono state attribuite in Cile e che i tribunali inglesi non possono ordinare la sua estradizione. Hanno concluso tirando in ballo Elisabetta: «Qualsiasi tentativo di negare l'immunità al senatore Pinochet - ha affermato l'avvocato Clive Nicholls - aprirebbe la prò spettiva di un'estradizione della sovrana dall'America all'Argentina per l'uccisione di argentini nella guerra delle Falkland; o all'Irlanda, per l'uccisione di irlandesi». La pubblica accusa - in questo caso nella veste di difesa - ha replicato che Pinochet è «coinvolto nella morte di almeno 4 mila persone» e aveva addirittura inviato agenti in Spagna per «cercare e uccidere» dissidenti e avversari politici. Il paragone con la regina, ha insistito l'avvocato Al un Jones, non regge: «Lei è una monarca in servizio attivo, lui un capo di Stato in pensione». Sull'immunità diplomatica è stato ancor più tagliente: «Le funzioni di un presidente del Cile non includono la tortura sistematica e l'eliminazione degli avversari politiri». Se così fosse, ha aggiunto, Pinochet dovrebbe dichiararlo apertamente: «Dovrebbe dire: sono immune dall'arresto per tortura e assassinio perchè, a differenza di altri, ho una posizione speciale». In tribunale è comparso il sottosegretario cileno agli Esteri Mariano Fernandez, a Londra per ottenere la scarcerazione di Pinochet. «Sono stato in esilio per 10 anni - ha detto -. Ero nemico di Pinochet, ma rispetto le istituzioni cilene. Questa situazione è assurda. Pinochet è in cattiva salute, tra poco compirà 83 anni: in Spagna non si manda in carcere nessuno sopra i 75 anni». Ma già il «partito dell'estradizione» prepara altre cartucce se quella spagnola non funzionasse. Ecco allora la richiesta svizzera, annunciata ieri a Ginevra dai giudice Bernard Bertossa. Riguarda la morte di uno studente svizzero-cileno, Alexei Jaccard. E ieri sera a Barcellona, tremila persone hanno sfilato al grido di «Pinochet assassino». Infine, ri sono i punti interroga tivi sull'eventuale ruolo di papa Wojtyla. Potrebbero esserci inizia tive riservate, dice il nunzio apostolico a Santiago, Piero Biggio. «In ogni caso - taglia corto - non le rivelerei. L'attesa continua. E anche l'aereo di Pinochet - un Gulfstream trasformato in ospedale volante attende a Brize Norton. Fabio Galvano