Da Fazio «una spinta per lo sviluppo»

Da Fazio «una spinta per lo sviluppo» Bankitalia porta il costo del denaro al minimo da 26 anni. Ciampi: un altro passo verso l'età dell'Euro Da Fazio «una spinta per lo sviluppo» // tasso di sconto cala al 4% ROMA. Da oggi in Italia il costo del denaro è più europeo e meno americano. Il governatore Fazio ha deciso di tagliare di un punto percentuale il tasso di sconto, portandolo dal 5, appunto il livello degli Stati Uniti, al 4 per cento, quindi sensibilmente più vicino, a quel 3,3 indicato come obiettivo comune per i Paesi dell'Unione monetaria europea. «Un incoraggiamento per lo sviluppo e per l'occupazione - ha detto Fazio - che è il raccolto della severa azione di politica monetaria e della politica fiscale: abbiamo raggiunto un importante risultato nella lunga marcia avviata nel 1994». Per Ciampi una vittoria, che commenta con soddisfazione: «è un altro passo verso l'inizio dell'età dell'Euro, un altro passo nel processo di convergenza che si concluderà il 2 gennaio». Le pressioni su Bankitalia per una riduzione del costo del denaro negli ultimi tempi sono state forti e costanti, ma la riduzione decisa ieri non è stata per Antonio Fazio un cedere alle spinte concentriche. Già venerdì scorso, all'indomani del discorso programmatico di D'Alema, il governatore non aveva nascosto la sua approvazione per quanto affermato dal presidente del Consiglio, in particolare sul fronte del lavoro e dell'occupazione: «Mi è sembrato - era stato il commento a caldo di Fazio - di sentir riecheggiare un concetto che anch'io ho teorizzato, che lo sviluppo non è tanto o soltanto la crescita della produzione ma anche la capacità di creare lavoro». E questa piena sintonia il numero uno della Banca d'Italia ha voluto dimostrarla con un gesto di cortesia verso il premier, annunciandogli per telefono la riduzione mentre era al Senato, impegnato nel dibattito per la fiducia. Poco dopo, in una nota di Palazzo Chigi, il commento ufficiale di D'Alema: «L'autonoma decisione del Governatore della Banca d'Italia di ridurre di un punto.il tasso di sconto è una sceka che il Governo apprezza e considera un segnale molto positivo». Poi un riconoscimento ai meriti del suo predecessore: «Questa misura - ha sottolineato D'Alema - è stata resa possibile dall'azione decisa di risanamento dei conti pubblici condotta dal governo Prodi e dalla ritrovata stabilità politica». y. Le condizioni per il ribasso c'erano tutte e il taglio era atteso, anche se gli operatori sono rimasti sorpresi per l'ampiezza della riduzione, ma ciò che ha incuriosito molti è stato il giorno scelto per la decisione: un lunedì, invece del più prevedibile venerdì, dopo la chiusura settimanale dei mercati. In realtà già il 21 aprile, Fazio aveva tagliato il «Tus» di martedì: forse la tradizione delle riduzioni alla viglia del weekend si è definitivamente interrotta. Ma, in concreto, ecco le motivazioni indicate dalla stessa Banca d'Italia, che hanno portato al taglio del tasso di sconto: 1) L'inflazione resta ben al di sotto del 2 per cento, in un contesto di attività economica moderata nei consumi, negli investimenti, nelle esportazioni. 2) Dal mese di luglio la crescita della quantità di moneta è rallentata, avvicinando il valore limite del 5 per cento indicato per l'anno. 3) I dati del fabbisogno del Tesoro relativi al mese di agosto, confermati in settembre, escludevano che la vasta riforma fiscale attuata quest'anno si risolvesse in un calo di gettito. 4) Le tensioni finanziarie internazionali di metà agosto si sono più di recente attenuate e hanno sollecitato movimenti al ribasso dei tassi di interesse nei principali Paesi industriali. mg 5)E' stato preso l'impegno politico per approvare, secondo le normali procedure istituzionali, la legge finanziaria già impostata. Ora il costo del denaro è al livello più basso da 26 anni a questa parte, pari a quello del 1972. «Un valido stimolo per la nostra economia - dice il ministro dell'Industria, Bersani - se sarà accompagnato da una rapida approvazione della Finan¬ ziaria, di misure che rilancino investimenti e consumi». «Sì - replica indirettamente Fausto Bertinotti. -, però perché quello che si è fatto oggi non lo si è voluto fare-sei mesi fa, quando la riduzione del Tus avrebbe potuto favorire una diversa impostazione sulla manovra di bilancio?». Ma il neo Guardasigilli Oliviero Diliberto ribatte: «Visto che al governo ci sono anche i comunisti la riduzione diventa veramente un bel segnale per questa novità politica». Compattamente positivi i giudizi di Sergio D'Antoni, Pietro Larizza e Sergio Cofferati, che aggiunge: «Adesso bisogna che le banche adeguino rapidamente i loro tassi e che le imprese utilizzino le circostanze favorevoli dovute all'abbassamento del Tus, per incrementare i loro investimenti e quindi l'occupazione». Un po' lo stesso concetto espresso dalla Confindustria: «E' ora assolutamente necessario che il sistema bancario si adegui prontamente alla riduzione dei tassi per contribuire a sostenere la crescita economica». Ma Fazio non è preoccupato per la risposta che le banche daranno dopo il taglio del tasso di sconto: «Abbiamo creato le condizioni ideali di mercato - ha dichiarato ieri sera all'agenzia di stampa Radiocor - il sistema bancario sta già precorrendo la riduzione del Tus». La politica monetaria ha fatto la sua parte. [v. cor.] D'Alema: una scelta presa in autonomia che il governo apprezza e considera come un segnale molto positivo La Confindustria: «E' assolutamente necessario che le banche si adeguino con prontezza alla riduzione» la riduzione diventa veramente un bel segnale per questa novità politica». Compattamente positivi i giudizi di Sergio D'Antoni, Pietro Larizza e Sergio Cofferati, che aggiunge: «Adesso bisogna che le banche adeguino rapidamente i loro tassi e cupato per la risposta che le banche daranno dopo il taglio del tasso di sconto: «Abbiamo creato le condizioni ideali di mercato - ha dichiarato ieri sera all'agenzia di stampa Radiocor - il sistema bancario sta già precorrendo la riduzione del Tus». La politica monetaria ha fatto la sua parte. [v. cor.] LA MARCIA DILLA CONVERGENZA L'ANDAMENTO DEI TASSI DI SCONTO IN FRANCIA, GERMANIA, ITALIA DAL GIUGNO '96 A OGGI [dati in percentuale] » _l [T £D CO slip O GERMANIA FRANCIA BELGIO OLANDA LUSSEMBURGO SPAGNA FINLANDIA AUSTRIA ÉTAtlA PORTOGMi@K TASSI IRLANDA NEL USA MONDO TASSO SCONTO LOMBARD 4,5 TASSO INTERV£NTO||Ì|Ì||j PRONTI/TERMINE 4,6 TASSO CENTRALE Z^M TASSO SCONTÒ 2,75 TASSO BASE ' 4,0 ssTASSO ANTICIR 5,5 * * BENCHMARK FEO FUNDS CANADA GRAN BRETAGNA TASSO OVERNIGHT 5,23 RI HIT K Dil/ODU i Vii, .'li i Il governatore della Banca d'Italia Antonio Fazio