MILANO, CHE BRUTTA FIGURA di Gramellini

MILANO, CHE BRUTTA FIGURA MILANO, CHE BRUTTA FIGURA LAVORO guadagno pago pretendo. Ma cosa pretendi ancora, Milano, dopo quello che hai fatto? In queste ore non è la Malpensa che va in frantumi, ma il tuo mito. La tua efficienza nevrotica e gioviale che ti permetteva di ridere di una Roma paralizzata da uno spruzzo di neve e di quella Torino un po' pirla che si era spogliata di tutto - tv, pubblicità, moda, editoria, pure la Coppa Davis adesso - per darlo a te. Chi scrive è un torinese cresciuto nella tua leggenda. Uno che come seconda squadra tiene al Milan e da ragazzo contava col fiato in gola i 127 chilometri di autostrada che lo separavano da te. Uno che un giorno ce l'ha fatta a raggiungerti e nei tuoi uffici ha lavorato, guadagnato e pagato, senza pretendere troppo, lasciandoti in pegno i suoi calcassimo Gramellini CONTINUA A PAG. 5 SESTA COLONNA

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