Rover, è braccio di ferro

Rover, è braccio di ferro Bmw chiede 700-800 miliardi a Londra per salvare Longbridge Rover, è braccio di ferro Sono in ballo più di sessantamila posti di lavoro # se in tre anni non si tagliano i costi di 1230 miliardi LONDRA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Comincia, attorno al futuro della Rover e del suo stabilimento di Longbridge, la girandola delle cifre. Per salvarlo la casa madre la Bmw - chiede, oltre a un impegno sindacale per la totale flessibilità delle maestranze, aiuti che il governo laburista di Tony Blair è restio a concedere. Sventagliando la possibile chiusura di Longbridge - il più grande stabilimento dell'industria automobilistica britannica, con 14 mila addetti - la Bmw chiede di essere aiutata come vengono aiutate le industrie giapponesi che vengono in Inghilterra a costruire nuovi impianti. Chiede, secondo la varie valutazioni dei giornali inglesi, fra 250 e 300 milioni di sterline, al cambio attuale fra 685 e 820 miliardi di lire. Il presidente della Bmw, Benid Pischetsrieder, è stato esplicito: lo stabilimento di Longbridge sarà chiuso, con la perdita di 60 mila posti di lavoro (l'indotto è stimato attorno alle 45 mila unità), se nei prossimi tre anni i in si riuscirà a tagliare i costi di 450 milioni di sterline ( 1230 miliardi di lire). Il ministro per l'Industria, Peter Mandelson, ha già detto che il governo non interverrà. Thatcherismo allo stato puro, sia pure con marchio New Labour. Ma si sa che dietro le quinte nulla è così rigido. Il problema è che il governo riteneva di potersela cavare con molto meno di quanto la Bmw intende chiedere. Non ci sono scappatoie. Proprio mentre al salone di Birmingham la Rover presentava la sua nuova ammiraglia, il modello R75 che sostituirà tanto la 600 quanto la 800, si scopriva che il deficit della casa inglese toccherà in due anni il miliardo di sterline (oltre 2700 miliardi di lire). E che altrettanto costerà la messa a punto e il lancio dei due modelli che, con la 75, costituiranno la spina dorsale della Rover: la nuova Mini e la R30 (che sostituirà la 200 e la 400). La Bmw è disposta a sostenere quegli investimenti; ma vuole garanzie sul fronte sindacale e aiuti dal governo. In assenza delle prime - un ultimatum lanciato a tutti i 38 mila dipendenti Rover - ci sarà un immediato taglio di 2400 posti di lavoro; e in assenza dei secondi (viene data per scontata l'approvazione di Bruxelles) sarà avviata la lunga agonia di Longbridge, del 30% meno produttivo degli stabilimenti Bmw (è, in effetti, a livello Skoda). Qualcuno sospetta che la Bmw presenti un quadro più fosco del reale; ma nessuno, in questo momento, sembra disposto a scopiire se è un bluff. [f. gal.] # Tony Blair

Persone citate: Peter Mandelson, Pischetsrieder, Tony Blair

Luoghi citati: Birmingham, Bruxelles, Inghilterra, Londra