Il Papa allunga la fila dei beati di M. Tos.

Il Papa allunga la fila dei beati Ora sono 809 Il Papa allunga la fila dei beati CITTA' DEL VATICANO. E con questi sono 809: in poco di più di vent'anni di pontificato Papa Wojtyla ha spazzato via ogni possibile paragone con i pontefici del passato, elevando agli onori degli altari una quantità impressionante di beati e di santi (circa duecentottanta). E non è ancora finita: in particolare nell'anno che precede il 2000, e durante il Giubileo c'è da attendersi un'accelerazione della tendenza. Ieri Giovanni Paolo n ha dichiarato beati tre uomini e una donna, tre sacerdoti e una suora, vissuti a cavallo fra il Settecento e l'Ottocento. Tutti e quattro hanno speso la loro esistenza in quella che la chiesa oggi chiama «promozione umana», e si sono battuti in particolare per dare dignità e una vita migliore alle donne del loro tempo. Forse anche per questo la delegazione del governo italiano alla cerimonia era guidata dal ministro Livia Turco. I nuovi beati sono: un italiano, Zefirino Agostini; un brasiliano (il primo beato originario di quel Paese), Antonio de Sant'Anna Galvao; uno spagnolo, Faustino Miguez, vissuto tra il 1831 e il 1925; e una francese, anzi bretone, Theodore Guerin. Madre Theodore Guerin visse in quello che all'epoca era uno Stato di confine con le zone selvagge degli Stati Uniti, nell'Indiana. Il Papa ha lodato in loro una caratteristica: essere «piccoli», cioè umili nella fede. «E' la fede e non la presunzione che alimenta nei discepoli di Cristo il coraggio e la fedeltà». I nuovi beati condividono un'altra caratteristica: sono tutti fondatori di istituzioni religiose. Il veronese don Agostini, nato nel 1813, divenuto sacerdote nel 1837, fu per 51 anni parroco a S. Nazaro, parrocchia di una zona popolare della città. «Egli - ha detto il Papa - aveva ben compreso l'importanza delle donna quale protagonista del risanamento della società* nei suoi ruoli di educatrice ai valori della libertà, dell'onestà e della carità». Don Zefirino durante le guerre d'indipendenza aveva trasformato la chiesa in ospedale per accogliere i feriti. Fondò cosi una «unione» destinata a divenire la congregazione delle Orsoline Fmi, Scuole per fanciulle povere e altre istituzioni. Fra Antonio è ricordato «tra gli eroi che hanno plasmato Sao Paulo». Nacque da una famiglia benestante nel 1739. Fondò un «recolbimento», cioè una casa di ritiro per donne che si trasformò poi in un ordine religioso. Al rito era presente Daniela Cristina da Silva, la dodicenne guarita miracolosamente da un'epatite fulminante all'età di quattro anni grazie all'intercessione del beato. [m. tos.]

Persone citate: Agostini, Antonio De Sant'anna Galvao, Daniela Cristina, Faustino Miguez, Giovanni Paolo, Livia Turco, Madre Theodore Guerin, Papa Wojtyla, Theodore Guerin

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Indiana, Stati Uniti