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Due ragazzine scomparse da casa da sei giorni Allarme a Grosseto Due ragazzine scomparse da casa da sei giorni GROSSETO. «Tornate a casa, vogliamo soltanto riabbracciarvi». L'appello accorato alle due studentesse grossetane scomparse da sei giorni è stato lanciato ieri in televisione attraverso il «TG3» regionale della Toscana dalla madre di Esther e dal padre di Marta, che hanno chiesto anche a chi avesse visto le due ragazze o sapesse qualcosa in proposito di segnalarlo subito ai carabinieri. Le due amiche hanno sedici anni e si sono allontanate dalle abitazioni nel pomeriggio di lunedì, dopo essere state al mattino a scuola, dove frequentano il terzo anno di liceo artistico, ed aver pranzato con le rispettive famiglie. Sinora al centralino dei carabinieri sono arrivate segnalazioni di presunti avvistamenti da diverse località: c'è chi ha affermato di averle riconosciute a Barberino nel Mugello in provincia di Firenze, altri ancora sono sicuri di averle notate a Tirrenia in provincia di Pisa e altre persone ancora hanno affermato che due giovani viste a Chiusi in provincia di Siena corrispondevano alle descrizioni fatte delle ragazze scomparse. Marta è alta un metro e sessantacinque centimetri, ha capelli e occhi castani, e al momento della sua scomparsa da Grosseto indossava pantaloni jeans grigi, un maglione chiaro e scarpe da ginnastica. Esther invece è un po' più alta: un metro e settancinque, ha capelli o occhi castani e aveva un giubbotto blu, jeans e stivali. Escluso che ci si trovi di fronte a un rapimento o a un sequestro di persona (non risulta che i genitori siano benestanti), secondo indiscrezioni le due giovani dovrebbero essere partite per il Nord Italia. Così come non è escluso che le due ragazzine, definite «molto sveglie» dagli amici, abbiano deciso di seguire qualche sogno o qualche giovane. I genitori angosciati, hanno ricordato comunque che le figlie non avevano molti soldi in tasca. I controlli per rintracciare le studentesse continuano senza soste. Le foto delle giovani amiche sono state diramate e affisse nelle stazioni ferroviarie, ai capolinea degli autobus per la provincia e nelle sale d'imbarco dei traghetti, [c. ca.l