Meccanici, ancora polemiche sulla via del contratto di Francesco Bullo
Meccanici, ancora polemiche sulla via del contratto Meccanici, ancora polemiche sulla via del contratto ROMA. Il rinnovo del contratto dei metalmeccanici si presenta con notevoli difficoltà su più versanti: se da un lato gli industriali ribadiscono il loro «no» alle richieste presentate da Fiom, Firn e Uilm, la piattaforma torna ad essere criticata (ma in questo caso per eccesso di moderazione) anche da Alternativa sindacale, l'area di sinistra della Cgil. Dal canto suo l'Ugl chiede di riprendere la strada della concertazione per cercare di evitare lo scontro con la rappresentanza padronale, ma non è meno dura e accusa la Federmeccanica di insistere ora per una revisione dell'accordo di luglio '93, dopo averne sfruttato i benefici, e di puntare «come al solito su recessione e inflazione per cambiare le regole». E di non tenere conto dei lavoratori che, accettando le regole della concertazione, hanno contribuito al rilancio economico generale e a «consistenti profitti aziendali». Ma da Torino il vicepresidente della Confindustria, Carlo Callieri, che di esperienza nei rapporti con il sindacato ne ha molta, getta acqua sul fuoco delle polemiche: «Sarà come sempre una trattativa difficile, ma non vedo di che stracciarsi le vesti». Ed ha aggiunto che «l'inizio della trattativa ha consentito alle parti di annusarsi, cosa che è sempre utile per verificare le distanze che il negoziato deve ancora percorrere e prendere atto che è necessario fare alcuni passi in avanti per reinquadrare il sistema contrattuale». Anche il neo sottosegretario al Lavoro, Morese (ex «numero 2» della Cisl), è intervenuto osservando che i «toni un po' allarmati, soprattutto da Federmeccanica, sono dovuti principalmente al fatto che non c'è un quadro di riferimento stabile e solido». «A questo punto - ha aggiunto - credo che la Fi¬ nanziaria da un lato e la verifica dell'accordo del 23 luglio dovrebbero rendere lo scenario più chiaro e più certo dentro cui collocare anche il rinnovo dei metalmeccanici». Ma le polemiche nel sindacato non si placano. In una nota Alternativa sindacale ricorda che l'esito della consultazione neDe fabbriche «evidenzia un diffuso malessere nei confronti della piattaforma»: alla scarsa partecipazione al voto (60% dei coinvolti) infatti si aggiunge un 30% di «no» alla proposta. Il disagio è ancora più forte in percentuale nelle grandi fabbriche e nelle regioni più industrializzate. Il no alla piattaforma raggiunge il 40% in Liguria, Toscana e Friuli mentre rappresenta la maggioranza dei voti alla Zanussi, Piaggio, Ansaldo di Genova e Fincantieri di Porto Marghera. Alternativa infine chiede a Cgil, Cisl e Uil «responsabilità» nella trattativa per la revisione dell'accordo del '93 a partire dalla difesa dei diritti e del potere d'acquisto dei salari. Ancora da Torino, capitale dell'auto, arriva una minaccia del leader della Fiom Piemonte, Cremaschi: se la posizione degli industriali metalmeccanici non cambierà, «risponderemo con iniziative formali e legali contro gli straordinari, una rigorosa applicazione di tutte le nonne sulle flessibilità, il rifiuto di concordare straordinari laddove ci sono punte produttive, come potrebbe avvenire in Fiat per il lancio di nuovi modelli». «La posizione degli industriali ha insistito Cremaschi - porta a una trattativa solo apparente perché in realtà essi hanno totalmente respinto la piattaforma. Se fossimo in un sistema sindacale con altre regole avremmo già dovuto cominciare gli scioperi. Ma noi siamo rispettosi delle regole anche se non si può venire al tavolo delle trattative solo per ragioni formali, magari proprio per non dare pretesto alla mobilitazione e alla lotta». Per questo Cremaschi pensa ad «altre forme di pressione con cui si può rispondere alle aziende, forme di non collaborazione e di conflitto formale». Francesco Bullo Raffaele Morese, nuovo sottosegretario al Lavoro
Persone citate: Carlo Callieri, Cremaschi, Morese, Raffaele Morese
Luoghi citati: Fiom, Fiom Piemonte, Firn, Friuli, Genova, Liguria, Roma, Torino, Toscana
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