Governo, sì della Camera Scalfaro contro il Polo

Governo, sì della Camera Scalfaro contro il Polo D'Alema rilancia le riforme. Centro-destra in piazza Governo, sì della Camera Scalfaro contro il Polo ROMA. Alla fine di una giornata di intemperanze e di insulti a forza di sinonimi della parola «traditore», il governo D'Alema è uscito dal Parlamento forte di 333 voti a favore, 281 contrari, 3 astenuti. E Berlusconi in corridoio ha intonato «Bandiera rossa». Il dibattito è stato agitato, Violante ha dovuto anche sospendere la seduta. Malessere nell'Udr: lo lasciano i deputati Carrara, Del Barone, Marinacci, Panetta, Alberti, e i senatori Parenti e Ronconi. D'Alema annuncia che le priorità del suo governo sono il lavoro, l'Europa e le riforme perché «il futuro del Paese non è nelle mani di una parte sola». Berlusconi non raccoglie, e quando D'Alema si rifà a Moro, attacca: «Fu assassinato dalle Br, i cui volti spuntavano dall'album di famiglia del comunismo italiano». Intanto il presidente Scalfaro accusa il centro destra di non conoscere nemmeno l'Abc della Costituzione. Ceccarelli Cerniti, frizzanti, Ippolito, Martini Rampino e Rizzo ALLE PAG. 4,5,6 E 7

Luoghi citati: Carrara, Europa, Roma