UN BEATO CAPOLAVORO di 1. O.

UN BEATO CAPOLAVORO AGLI ANTICHI MAESTRI UN BEATO CAPOLAVORO Dipinto dell'Angelico esposto dal 24 ottobre AL 24 ottobre al 19 dicembre si potrà ammirare, presso gli Antichi maestri Pittori di Giancarlo Gallino, in via Andrea Doria 19/A, uno stupendo e supefacente capolavoro del Beato Angelico, un «Cristo in Croce con i Santi Pietro Martire e Tommaso d'Aquino». Il preziosissimo dipinto è stato attribuito da Federico Zeri, scomparso nei giorni scorsi, appunto a Fra Giovanni da Fiesole, meglio noto come Beato Angelico. La datazione proposta dallo studioso che ha registrato la sua testimonianza in una video-cassetta proiettata durante la mostra e anche in vendita - è la fine degli Anni 20 del '400 o agli inizi del decennio successivo: «Comunque - afferma Zeri - è uno dei più antichi quadri nei quali il Beato Angelico si esprime nei modi che poi gli saranno consueti, anche se con una intensità di derivazione masaccesca che più tardi sarà stemperata». Le dimensioni dell'opera sono minime, 21 centimetri e mezzo per dodici, ma proprio l'estrema raffinatezza del lavoro porta al nome del Beato Angebco. Luciano Bellosi ipotizza che si tratti di una pittura per un reliquiario come quelli fiorentini di Santa Maria Novella. Il Cristo appare sulla Croce, dietro la quale è steso un drappo nero che ne fa risaltare più nitidamente la figura. Il Santo rappresentato sulla sinistra reca una ferita sanguinante sulla schiena, il che porta all'identificazione di San Pietro da Verona, detto San Pietro Martire, il cui volto ritrarrebbe l'ignoto committente; una frase incompleta, «Petre et Ego», scende da Gesù al Santo. Anche San Tommaso riceve delle parole dal Cristo, «Bene scripsisti de Me, Thoma». L'orario di visita è 10/12,30 e 15,30/19,30; chiuso la domenica e il lunedì. [1. o.]

Persone citate: Federico Zeri, Gesù, Giancarlo Gallino, Luciano Bellosi, Pietro Martire, San Pietro Martire, Thoma, Tommaso D'aquino

Luoghi citati: Fiesole, Verona