LA CULTURA? SI FA IN TANDEM di Gabriella Bosco

LA CULTURA? SI FA IN TANDEM LA CULTURA? SI FA IN TANDEM Artisti e scrittori al Centre grazie a partner d'eccezione LB IDEA dello scambio culturale e il ™ concetto di «partenariato» continuano a essere, a un anno dal suo arrivo a Torino, i punti forza del programma di lavoro del direttore del Centre Culture! Francais, Jany Bourdais. Hanno già dato ottimi risultati: un esempio tra tanti, la collana «Carte bianche» di volumetti trilingui pubblicati in collaborazione con la casa editrice Lindau (sono usciti quelli su Richard Fauguet e Stéphane Magnin, sta per uscirne un terzo che raccoglie sei grosse interviste con artisti), preziosi nella concezione e nella realizzazione. Altri risultati li vedremo nei prossimi mesi, a titolo d'esempio anche qui viene da citare subito la collaborazione con il Museo del Cinema, in virtù della quale cicli di film programmati dal Centre, d'interesse maggiore, verranno proiettati al Cinema Massimo. «Dopo un anno a Torino - dice Jany Bourdais - la riflessione principale che vorrei fare concerne il posto di primo piano che occupa questa città nel campo dell'arte contemporanea, per le sue gallerie, i collezionisti, gli artisti, il Castello di Rivoli e la Galleria d'Arte Moderna. Il mio ruolo, in una situazione del genere, penso debba essere quello di intensificare le occasioni di scambio. La collana "Carte Bianche", che nasce in seguito a mostre organizzate dal Centre, è una delle riuscite di cui vado fiero. Ma ci sono altre novità, ad esempio i lunedì dell'arte contemporanea, che abbiamo voluto con il Castello di Favoli e che verranno varati prossimamente: una serie di conferenze a due voci, in cui un francese e un italiano tratteranno di temi quali la presenza del corpo, o della cultura scientifica, o dell'oggetto nell'arte contemporanea. Io mi occupo di procurare i conferenzieri francesi, il Castello di Rivoli quelli italiani». Altro scambio interessante, pei il quale Jany Bourdais si è fatto intermediario, è quello che metterà a confronto nel mese di novembre per quattro giorni consecutivi i nostri conservatori di musei con conservatori francesi provenienti dalla regione Rhòne-Alpes, per discutere di nozioni quali la collezione, la riabilitazione di un museo, la politica museale o editoriale. In febbraio saranno poi i nostri conservatori ospiti in Francia. «Anche in questo caso, metto in relazione i professionisti del ramo». Ma se il Bourdais iperattivo nel campo dell'arte contemporanea avevamo già avuto ampiamente modo di conoscerlo, quest'anno avremo occasione di vederlo impegnato in ugual misura sul fronte della letteratura. Grazie alla collaborazione con il Grinzane Cavour, il Centre ospiterà prossimamente uno scrittore francese al mese, a partire da novembre con Olivier Rolin, poi Alain Nadeau, Amelie Nothombe, Bruno Racine. «M'interessa far conoscere chi non verrebbe se non lo invitassimo noi, non il solito Pennac», dice Bourdais. E con la collaborazione incrociata del Grinzane e del Beaubourg, si faranno serate letterarie per scrittori francesi a Torino (si comincia con Jean Echenoz e Renaud Camus), e per scrittori italiani a Parigi. Poi c'è ilp'tit journal, il notiziario del Centre che Bourdais ha creato e cura personalmente, passato da 3 a 6 mila copie, il sito Internet che riunisce tutti i centri culturali francesi d'Italia... Nell'immediato, l'ottimo ciclo di film sull'arte contemporanea. Gabriella Bosco

Luoghi citati: Francia, Grinzane Cavour, Italia, Parigi, Rivoli, Torino