SI VA NEL PAESE DEL SORRISO
SI VA NEL PAESE DEL SORRISO OPERETTE ALL'ALFIERI SI VA NEL PAESE DEL SORRISO II 44° festival apre il 29 con il celebre titolo di Lehàr PUR non essendo il titolo più celebre del suo autore - Franz Lehàr - «Il paese del sorriso» è un'operetta che, fin dalla prima rappresentazione avvenuta nel 1929, a ogni riproposta ritrova immutato l'affetto del pubblico, che ne apprezza l'eleganza, la verve e la capacità tutta viennese di far sorridere senza per altro rinunciare a un velo di malinconia. Proprio con «Il paese del sorriso» s'inizia giovedì 29 alle 20,45 una nuova edizione, la quarantaquattresima per la precisione, del festival operettistico del Teatro Alfieri: una manifestazione che è ormai un punto di riferimento per gli appassionati e che propone una variegata antologia di lavori più e meno celebri. Rivelando una evidente volontà di ricerca, la scelta del «Paese del sorriso» è felice perché permette di scoprire - o riscoprire - un'operetta agile e ben costruita, nella quale il sorvegliatissimo utilizzo delle risorse musicali sottolinea senza prevaricare la vicenda, e il fiume dell'invenzione melodica scorre continuo e senza mai bagnare i territori della banalità. La trama non è semplice - come in ogni operetta che si rispetti - ma conquista lo spettatore con un pizzico di esotismo manierato e deliziosamente posticcio: la bella Lisa si innamora di un nobile asiatico e lo sposa seguendolo nel suo lontano Paese; Gustav, un vecchio spasimante, riesce a riportarla a casa pur essendosi nel frattempo innamorato di un'altra fanciulla. Un finale solo all'apparenza lieto permette di apprezzare fino in fondo la quanta di una musica raffinata e ricca di spleen ineffabile e fascinoso. La presente edizione dell'operetta di Lehàr - che viene replicata fino al 31 ottobre - è curata dalla compagnia Belle Epoque, ben conosciuta dal pubblico dell'Alfieri e capitanata da Dianora Marangoni; la regia è firmata da Enor Silvagru. Il calendario del festival è fitto fino in primavera inoltrata e comprende spettacoli della compagnia Edipo, con Pippo Santonastaso e Annalisa CucChiara («No, No Nanette» dal 13 al 15 novembre), della Compagnia Italiana di Operetta guidata da Massimo Bagliani e Maria Rosa Congia («Sogno di un valzer», «La danza delle libellule» e l'intramontabile «Vedova allegra», in dicembre), della compagnia «La nuova operetta» con Nadia Furlon, Corrado Olmi e Gianni Versino («Gin Ci Là» in febbraio) e infine della compagnia di Corrado Abbati («La Principessa della Czarda» in aprile). La manifestazione è completata dall'ormai consueto concorso «Voci e volti nuovi per l'operetta» e da un affettuoso giro del mondo operettistico dal titolo «Sogni di valzer» condotto da Susy Picchio e dai suoi ospiti all'interno di uno spettacolo che alterna momenti cantati a proiezioni di video rari e alla esposizione di documenti antichi e cimeli preziosi. Il servizio biglietteria e abbonamenti è attivo unicamente presso il botteghino del Teatro Alfieri, in piazza Solferino 2 (tel. 011/562.38.00): sono in vendita abbonamenti a sette serate (posto fisso o a scelta) e a tre serate (posto a scelta). Il biglietto per il singolo spettacolo costa 40 mila lire (platea) e 32 mila (galleria). [a. fe.] Sopra, Dianora Marangoni (fui a fianco Maria Uosa Cangia
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