Più energia e meno inquinanti

Più energia e meno inquinanti PREMI ITALGAS Più energia e meno inquinanti Un nuovo tipo di caldaia, il suo segreto è nei pori UNA nuova tecnica che migliorerà i bruciatori delle caldaie per uso domestico e un rivoluzionario sistema di trasmissione di voluminose quantità di dati su fibra ottica sono le due ricerche premiate dalla dodicesima edizione del Premio Italgas per la Ricerca e l'Innovazione tecnologica. La cerimonia di consegna del riconoscimento, che vedrà protagonisti il tedesco Franz Durst e il greco Dimosthenis Trimis (Università di Erlagen) e gli italiani Sergio Benedetto e Pierluigi Poggiolini (Politecnico di Torino) avrà luogo a Torino, la sera del 23 ottobre, al Teatro Regio. La mattina dello stesso giorno i quattro scienziati presenteranno il loro lavoro durante la seconda edizione delle «Giornate internazionali della ricerca scientifica e tecnologica», sempre organizzate dalla Società italiana per il gas, per la prima volta ospitate alla Mole Antonelliana, sede del Museo del Cinema. Sarà anche l'occasione per fare il punto sulla ricerca in Italia, con la presenza di Giuseppe Tognon, sottosegretario per la Ricerca scientifica del governo Prodi. La manifestazione si concluderà al Palastampa il 24 con una serata di cultura e spettacolo dedicata al mondo giovanile, presenti i fisici Tullio Regge e Frederick Seitz. Vediamo più da vicino i due progetti premiati, che hanno in comune una caratteristica: in entrambi i casi un ricercatore maturo e con una certa esperienza (Durst ha 57 anni e Benedetto 53) ha lavorato accanto a un giovane (Trimis ha 31 anni, Poggiolini 35). La ricerca italiana, il progetto Polsk di Benedetto e Poggiolini (dipartimento di Elettronica del Politecnico di Torino) consiste in un nuovo metodo di comunicazione su fibra ottica. E' basato sulla polarizzazione della luce, contiene elementi radicalmente innovativi e promette di aumentare in modo eccezionale le possibilità di trasporto di informazioni sui cavi ottici a lunga distanza: ne parliamo più a fondo nell'articolo qui accanto. L'altro vincitore è un progetto che ha approfondito le tecniche di combustione nei mezzi porosi, evidenziando alcune vantaggiose applicazioni, dal punto di vista energetico e ambientale, per i piccoli impianti di riscaldamento domestico. Le ricerche sono state portate avanti da Franz Durst (tedesco d'adozione, in quanto nato in Ungheria) e Dimosthenis Trimis, che lavorano all'istituto di Meccanica dei fluidi dell'Università di Erlagen, in Germania. In una normale caldaia da appartamento che cosa succede? Nel bruciatore il combustibile prende fuoco e le fiamme vanno a scaldare l'acqua che corre dentro una serpentina. Un sistema collaudatissimo, sicuro e poco costoso, ma con un rendimento non ottimale: molto calore va sprecato e, per via della fiamma libera, si emette inevitabilmente una certa quantità di gas inquinanti. La caldaia escogitata da Durst e Trimis è stata ripensata a partire dalle fondamenta. Nel loro bruciatore la combustione avviene all'interno di un mezzo poroso, cioè in un solido bucherellato (immaginatevi una spugna) che fa le veci della camera di combustione: è dentro i suoi pori che il combustibile brucia. Ma brucia senza fiamma libera. Il mezzo poroso è realizzato con materiali particolari (ceramici o silicati) assai resistenti alle alte temperature e fortemente capaci di condurre il calore. Una successiva camera ospita le serpentine in cui scorre l'acqua da scaldare e su cui vengono soffiati i gas esausti ad alta temperatura. In questo modo si ottengono quattro vantaggi. Primo: essendo la fiamma completamente controllata (in dimensioni e temperatura) il rendimento della combustione è elevato; dunque il combustibile si sfrutta fino in fondo e, a parità di acqua calda ottenuta, se ne consuma meno. Secondo: la stessa struttura a spugna del bruciatore permette di aumentare notevolmente la superficie • di scambio del calore (pensate a un radiatore o anche ai nostri polmoni); vale a dire un ulteriore guadagno in fatto di rendimento. Terzo: con questo tipo di caldaia i gas residui della combustione sono ridotti ai minimi termini e basta un banale filtro o un semplice catalizzatore per abbatterli quasi del tutto. Quarto: nel bruciatore escogitato da Durst e Trimis l'iniezione del combustibile (sia esso gassoso o liquido e nebulizzato) si può controllare con estrema precisione; il dosaggio sarà sempre ottimale e non ci saranno sprechi di carburante. Andrea Vico

Luoghi citati: Germania, Italia, Quarto, Torino, Ungheria