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«Long term, perso il 92% del capitale» Fondi a rischio «Long term, perso il 92% del capitale» NEW YORK. Peggio del previsto. Il Long Terni Capital Management, ì'hedge fund creato da John Meriwether ha praticamente bruciato l'intero capitale. In una lettera agli investitori il fondo specializzato in operazioni ad alto rischio spiega ai sottoscrittori che dei 4,8 miliardi di dollari che costituivano il suo patrimonio rimangono solo 400 milioni. Questo significa che dall'inizio dell'anno gli investitori hanno perso il 92 per cento del capitale versato. Il mese scorso un pool di 14 banche, fra cui Merrill Lynch, ha organizzato un'operazione di salvataggio versando 3,625 miliardi di dollari in cambio del 90 per cento del fondo le cui perdite hanno contribuito ad alimentare le grandi turbolenze che hanno piegato i mercati nelle scorse settimane. Questo è il punto di minimo, ma il 1998 è stato difficile per molti. Nella prima metà dell'anno con conti nettamente in rosso per le società di intermediazione borsistica giapponesi. Nomura securities, numero uno del settore, ha accusato perdite nette per 20.7,3 miliardi di yen (2850 miliardi di lire) nei 6 mesi a settembre, contro l'utile di 49,7 miliardi di un anno prima. Per Daiwa le perdite nette ammontano a 66,8 miliardi (da un utile di 15,2 miliardi) e per Nikko il rosso è di 57,7 miliardi (da un utile di 1,5 miliardi). Principale responsabile dello scivolone nel rosso di Nomura è la filiale americana, che la capo-gruppo ha deciso di ricapitalizzare con 1,2 miliardi di dollari, che vanno ad aggiungersi ai 380 milioni già iniettati a fine settembre per fare fronte al negativo impatto delle turbolenze sui mercati. La società giapponese ha subito complessivamente perdite nelle operazioni di mercato per 126,2 miliardi di yen nei primi sei mesi dell'esercizio. Particolarmente pesante è stato il pedaggio pagato sul mercato obbligazionario russo e su quello della cartolarizzazione immobiliare. [r. e. s.]