«E' più facile agganciare Sharon Stane che vincere» di Gabriele Beccaria

«E' più facile agganciare Sharon Stane che vincere» «E' più facile agganciare Sharon Stane che vincere» LE PROBABILITÀ' IMPOSSIBILI ■ IMMAGINATE di voler chiaI mare a tutti i costi Sharon StoBS ne e di non avere il numero. Sapete solo che dovete digitare la sequenza 001 per gli Usa. Gli altri numeri - i 3 del prefisso cittadino e i 7 del telefono - dovete indovinarli. Probabilmente non scommettereste una lira sulle (scarsissime) chance di sentire la sua voce. Cotta a parte per il sex symbol di Hollywood, siamo o no persone con la testa sulle spalle? «Eppure, quando c'è di mezzo il Superenalotto non siamo più razionali», dice, divertito, Piergiorgio Offreddi, professore di logica all'Università di 1 orino. «(Azzeccare la magica formula del 6 è ancora più improbabile che parlare con Sharon. Il buonsenso dovrebbe dirci che è meglio rinunciare». Naturalmente, non ò così. La ragione, in questi giorni, suggei'isce che una possibilitii c'è comunque. I ragionamenti e gli pseudo-ragionamenti si sprecano. RAGI0HAMENT0 NUMERO 1. Se la sequenza del 6 non è uscita finora, si avvicina il momento in cui dovrà farlo. «Falso. Le probabilità di indovinare i 6 numeri sono di 1 a 630 milioni e restano sempre quelle, indipendentemente dalle estrazioni. Il loro succedersi, da un punto di vista delle probabilità, è del tutto irrilevante». RAGIONAMENTO NUMERO 2. A furia di giocare, prima o poi, è possibile vincere. Ogni tentativo ci avvicina un po' di più ai miliardi. «Non è affatto vero. Ogni volta i numeri hanno la stessa possibilità di uscire e, quindi, si riparte sempre da zero. Di fronte a 630 milioni di combinazioni l'unica scelta sensata è non giocare, perché la probabilità di vincere è e resta sempre assolutamente minima. Come diceva il computer in "War Games", l'unico modo di vincere è non giocare». RAGIONAMENTO NUMERO 3. Visto che è così difficile vincere, tanto va¬ le continuare, ogni volta, con il minimo, le 2 colonne da 1600 lire e gli stessi numeri, «Dato che le chances sono, di fatto, sempre le stesse, è più saggio - se di saggezza si può parlare - limitarsi alla giocata minima». RAGIONAMENTO NUMERO 4. Sarà pur vero che c'è 1 possibilità su 630 milioni, ma è sempre possibile adottare uno o più sistemi, come in altri giochi. «Se ne possono inventare secondo i propri calcoli o la cabala, ma nessuno funziona. Se, in teoria, ciascun numero esce ogni 90 volte, nella realtà non accade. Avviene solo "ai limiti", dopo una quantità di volte prossima all'infinito. Non si può razionalizzare l'irrazionabile. Ciò che governa il Superenalotto è il caso». RAGIONAMENTO NUMERO 5. In ballo ci sono 90 numeri. Perché non puntare su quelli ritardatari? «E' vero che i numeri ritornano, prima o poi, ma è illusorio che ce ne siano di ritardatari: è solo un effetto ottico, perché escono tutti con la stessa frequenza. Un interesse statistico c'è solo dopo miliardi di volte. A quel punto si può individuare un modello, che però è esso stesso casuale». RAGIONAMENTO NUMERO 6. Nonostante i dubbi, è sempre meglio provare che rinunciare. Perché privarsi della possibilità di vincere? «Non ci si priva proprio di nulla. Se uno vince, tutti gli altri perdono. E il vero vincitore è lo Stato, che incassa in ogni caso. Eppure la speranza irrazionale spinge gli italiani a spendere oltre 200 miliardi in una settimana, che per 50 settimane fanno 10 mila miliardi. Come una mini-stangata. Nemmeno i calcoli più elementari o più sofisticati riescono a essere convmcenti e a impedire la corsa alla scommessa. Siamo orfani della logica». Gabriele Beccaria

Persone citate: Games, Piergiorgio Offreddi, Sharon Stane

Luoghi citati: Hollywood, Usa