Pronto l'agguato degli ultra

Pronto l'agguato degli ultra Pronto l'agguato degli ultra Gli 007: attenti a coloni e islamici CHI VUOLE ROVINARE LA FESTA TEL AVIV LOCCHI stradali, organizzazione di dimostrazioni di massa, colluttazioni con i soldati israeliani: nell'imminenza di un accordo alla Wye Plantation, i coloni ebrei hanno già manifestato a chiare lettere la propria opposizione a nuove intese con i palestinesi ed hanno chiarito che nei Territori è scattata «l'ora dei falchi». L'avvertimento inoltrato ieri al premier Benyamin Netanyahu dallo «Shin Bet», il servizio di sicurezza interno, era del resto inequivocabile: occorre stringere i controlli sugli estremisti di destra - gli è stato detto - e ordinare arresti amministrativi per gli irriducibili. Uno di questi, Zion Dadovich, è stato arrestato già ieri: è sospettato di aver pugnalato sette palestinesi, uno dei quali a morte. Di pari passo, anche la polizia palestinese ha iniziato a stringere la morsa attorno agli estremisti islamici. Quindici gli arresti nelle ultime ore, mentre decine di militanti di Allah sono stati costretti a recarsi nei commissariati di polizia per sottoscrivere un documento in cui si impegnano a rinunciare alla lotta armata. In quelle che sono state definite dagli organizzatori come «pallide prove delle proteste vere e proprie», centinaia di coloni hanno provveduto ieri a chiudere al traffico palestinese alcune importanti arterie della Cisgiordania il cui controllo dovrebbe passare nei prossimi mesi nelle mani della polizia di Arafat. Armati di fucili automatici e con le spalle coperte dal tradi- PronGli 0 zionale manto ebraico, il «talled», i coloni hanno invaso vari incroci stradali e vi hanno recitato prolungate preghiere senza che l'esercito israeliano li sgomberasse. L'incidente più grave è avvenuto lunedì nell'insediamento di Tapuach, roccaforte dei seguaci del rabbino ultranazionalista Meir Kaliane, dove i coloni si sono scontrati con l'esercito per poter inaugurare un cimitero in una zona la cui proprietà è reclamata da agricoltori arabi. I dimostranti hanno posto i militari di fronte ad un fatto compiuto: approfittando di una loro momentanea distrazione hanno scaraventato il cadavere di un ebreo americano in una fossa preparata per tempo e l'hanno subito ricoperta di sassi. Secondo il movimento dei coloni, il ritiro approvato da Israele dal 13 per cento della Cisgiordania provocherà il soffocamento immediato di venti insediamenti che saranno circondati da zone autonome palestinesi. Per impedire che ciò avvenga, i ministri o i deputati nazionalisti stanno affilando le anni e minacciano di abbattere alla prima occasione il governo Netanyahu. Una volta raggiunto un accordo con Arafat, il premier godrà del sostegno di 9 ministri su 17 e in Parla- mento del massiccio appoggio esterno dell'opposizione di sinistra. Ma per i laburisti sarà molto forte la tentazione di unirsi alla destra nazionalista e di andare ad elezioni anticipate. I coloni cercano fin d'ora un nuovo candidato alla carica di premier, ancora più rigido di Netanyahu. Fra i nomi menzionati come campioni dell'ultra destra figurano Benyamin Begin (figlio del premier Menachem j Begin) e Uzi Landau, presidente della commissione parlamentare per la Difesa e la Sicurezza. Indicativo del china esasperato è l'intervento del rabbino Eliezer Waldman durante una recente riunione di attivisti del movimento dei coloni. Nello spiegare loro l'importanza della posta politica in palio, il religioso ha affermato: «Sulle nostre spalle gravano oggi il futuro degli insediamenti, il futuro dello Stato di Israele, il futuro del sionismo, e il futuro della salvazione del popolo ebraico». Aldo Baquis Blocchi stradali, scontri con la polizia: ortodossi scatenati Soltanto 9 ministri su 17 appoggiano gli sforzi del premier mm A sinistra un gruppo di coloni con la bandiera dello Stato di Israele blocca una strada a Karmei Tzur, nei Territori occupati. Sotto, Bill Clinton arriva con il suo cane Buddy al summit di Wye

Luoghi citati: Cisgiordania, Israele, Tel Aviv, Wye