«Il 60% dell'Eurotassa restituito a Natale»
«Il 60% dell'Eurotassa restituito a Natale» Ma c'è il pericolo che non tutte le aziende facciano in tempo ad effettuare i calcol «Il 60% dell'Eurotassa restituito a Natale» Visco: gli impegni saranno rispettati ROMA. L'Eurotassa sarà restituita con la prossima tredicesima, parola di ministro delle Finanze. Come? «L'ipotesi iniziale è un decreto legge - spiega Visco - Adesso vedremo, valuteremo. A livello di Consiglio dei ministri non ne abbiamo ancora parlato». Per Visco c'è ancora tempo per farlo: «Abbiamo tre settimane - continua - comunque l'impegno alla restituzione è scritto nella legge finanziaria e nel Documento di programmazione economico finanziaria». Per far ritrovare nelle buste paga di fine anno il 60 per cento della somma trattenuta lo scorso anno, occorre comunque che un apposito decreto legge «sganci» il provvedimento dal suo iter normale - il disegno di legge collegato alla Finanziaria - con il quale entrerebbe in vigore soltanto nel gennaio '99. Al proposito, c'è una buona notizia: il diessino Salvatore Cherchi, relatore del ddl collegato, costituito da una sessantina di articoli, ha annunciato che la Commissione Bilancio di Montecitorio riprenderà la «sessione di bilancio» mercoledì mattina. Obiettivo, approvare la Finanziaria entro fine anno ed evitare l'esercizio provvisorio. «I tempi ci sono - ha detto Cherchi - D'altro canto approvare questi leggi è un atto dovuto. Si tratta quindi di organizzare il lavoro in maniera intensa in modo da recuperare almeno una buona parte del tempo perso. Non solo, ma consegnare i documenti di bilancio in tempo è un dovere non solo della maggioranza ma anche dell'opposizione, indipendentemente dalle opinioni e dalla battagba politica». Sulla restituzione dell'Eurotassa entro Natale, però, si af¬ faccia un problema tecnicopratico. Neppure tanto marginale se gli esperti dell'Amministrazione finanziaria hanno già avviato una verifica tra imprenditori pubblici e privati: di quanto tempo hanno bisogno le aziende per calcolarlo e metterlo in busta? Secondo l'Unione Industriale e l'Api di Torino è impossibile rispondere con un calendario preciso, perché il lasso di tempo occorrente dipende dalle dimensioni e dall'organizzazione delle singole imprese. In media, comunque, si può ipotizzare da una a tre settimane. In conclusione, il decreto legge deve entrare in vigore al massimo all'inizio di dicembre, E' a dicembre, infatti, che le aziende eseguono abitualmente i calcoli per il conguaglio delle trattenute Irpef relative ai propri dipendenti. Conguaglio che rappresenta la vera incognita da determinare. Mentre è noto fin da ora a quanto ammonta il rimborso, poiché è lo stesso ufficio del personale che ha operato le trattenute a doverle re¬ stituire, sia pure al 60%. Una semplice cifra da sottrarre all'ultimo momento. In situazioni normali, detrarre quel 60% non comporta difficoltà di rilievo. Ci sono, tuttavia, molti casi particolari che creeranno problemi e ritardi, non essendoci né la norma né, soprattutto, le indispensabili circolari esplicative. Per esempio, come si regolerà l'azienda con il dipendente che ha cambiato posto di lavoro? Che dal settore pubblico è passato a quello privato o viceversa? Che da dipendente è diventato artigiano o commerciante? Che è andato in pensione? Ancora: che fare per chi non ha compilato il 730? e per chi, quest'anno, non ha reddito? Né è di conforto sapere che la disciplina applicata al rimborso dell'Eurotassa è analoga a quella adottata per le imposte sui redditi. Un chiarimento - sostengono sia gli imprenditori sia i lavoratori, che ormai sperano in questo extra di fine anno - non sarebbe di troppo, [c. n.] Il ministro delle Finanze Vincenzo Visco con Rosy Bindi ministro della Sanità
Persone citate: Cherchi, Rosy Bindi, Salvatore Cherchi, Vincenzo Visco, Visco
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