Attenti al «rompiscatole» di M. Nei.

Attenti al «rompiscatole» Attenti al «rompiscatole» Colletti: dimentica i gulag, non è uno storico Canfora: antidoto al capitalismo selvaggio HOBSBAWM «terribile rompiscatole» e «autore di pagine delle quali uno storico si dovrebbe ver Igognare», firmato Lucio Colletti. Al contrario, Hobsbawm «sensato e acuto, non isolato, che coglie degenerazioni di un capitalismo incontrollato, improvviso e selvaggio», firmato Luciano Canfora. E' bifronte l'impatto con lo studioso che rianalizza Marx una decina d'anni dopo la caduta del Muro e la rovina del comunismo. E dice: adesso capite il suo messaggio? Il senno di poi di Hobsbawm non è tale secondo Lucio Colletti, filosofo e parlamentare di Forza Italia: «Bisognerebbe piantarla di dare ascolto a questo signore. Questo ha scritto pagine e pagine sul comunismo di Stalin, non quello di Gorbaciov, che erano a dir poco sfumate, nebbiose, come quei quadri che puoi intitolare "imbarco per..."». Dice Colletti: «Non ha visto o non ha voluto vedere i gulag, milioni di morti. Non è uno storico». Però richiama Marx di fronte a un capitalismo furioso nei Paesi dell'Est: «Non usa strumenti, ma pretesti. Ha coperto di nebbia errori e infamie». Lei, Colletti, parla per anticomunismo? «No, parlo come persona che legge e vede. Il nostro presidente di Forza Italia, Berlusconi, è preda di un anticomunismo fuori stagione, furibondo, ma Hobsbawm è un comunista ortodosso fuori stagione». Però fuori stagione ci hanno portato anche i muri caduti, dice Luciano Canfora. Anzi, hanno portato troppo in fretta fuori stagione i Paesi dell'Est: «Dal socialismo di Stato o burocratizzato si è passati al capitalismo allo stato puro, selvaggio veramente, ben diverso dal nostro, ammorbidito, filtrato, sceso a patti. Il capitalismo furente e nuovo ha portato disastri umani inenarrabili, che fanno patire le pene d'inferno, a lui che ci crede oltre tutto, anche al pontefice: ecco che cosa abbiamo ottenuto, penserà. Hobsbawm avverte, annuncia: è il momento di far capire quanto bene al capitalismo abbia fatto il marxismo: l'ha filtrato, l'ha mescolato con le istanze sociali. Noi viviamo situazioni miste, loro no, vivono l'opposto del comunismo bieco. E allora ci si accorge di come il nostro capitalismo abbia beneficiato del comunismo», [m. nei.]