«Sono un principe, non devo pagare l'imposta sui rifiuti»

«Sono un principe, non devo pagare l'imposta sui rifiuti» Avvocato invoca l'immunità e il giudice gli dà ragione «Sono un principe, non devo pagare l'imposta sui rifiuti» NAPOLI. Sostiene di essere «principe», di godere dell'immunità diplomatica in quanto «erede al trono dei Franchi e dei Longobardi e capo della Sovrana Casa Heristal», e di aver per questo diritto all'esenzione dal pagamento del tributo comunale per i rifiuti. Sicuro delle sue prerogative, un avvocato di Castellammare di Stabia, Michelangelo Pacelli, si è rivolto al giudice di pace e ha citato il Comune nella convinzione di non essere tenuto a pagare la tassa della nettezza urbana. Per ora il giudice si è limitato a dichiarare che il legale «gode di immunità diplomatica» alla luce «dell'articolo 65 della Convenzione di Vienna», senza pronunciarsi sul presunto diritto a non pagare il tributo. Pacelli ritiene tuttavia che la decisione del giudice di pace gli riconosca comunque il privilegio di non versare la tassa. Di diverso avviso il Comune, che è in procinto di avviare la procedura per il pignoramento dei beni del cittadino inadempiente. Alla citazione Pacelli ha allegato una sentenza emessa nell'89 dal tribunale di San Marino che lo ha dichiarato «erede al trono dei Franchi e dei Longobardi» e alla quale si è richiamato il giudice di pace per la sua sentenza. Ma la «risposta» del legale del Comune alla citazione non lascia dubbi sull'intenzione dell'amministrazione di pretendere il tributo. Nella replica si parla di «un maldestro tentativo di sottrarsi del tutto ingiustificatamente all'onere del pagamento», si ricorda che Pacelli è cittadino italiano e di Castellammare di Stabia e in quanto tale «deve contribuire come tutti gli altri alla spesa per la gestione del sei-vizio rimozione rifiuti solidi, spesa alla quale non si sottraggono neppure i cittadini più derelitti». «La convenzione di Vienna - ricorda il l'avvocato del Comune - si applica al "diplomatico accreditato" e in relazione all'attività istituzionale». Ma Pacelli, rileva il legale, non «sembra sia "diplomatico" né che sia "accreditato" né che svolga attività "diplomatica"». [m. e]

Persone citate: Michelangelo Pacelli, Pacelli

Luoghi citati: Castellammare Di Stabia, Napoli, San Marino, Vienna