L'arte riscatta sedici indonesiane
L'arte riscatta sedici indonesiane In mostra a Roma L'arte riscatta sedici indonesiane S— ROMA EDICI artiste indonesiane espongono le loro opere (cinquantotto) I sotto il patrocinio della Pontificia Università Gregoriana, che le ospita, e dell'Ambasciata di Indonesia presso la Santa Sede, con la collaborazione della Nunziatura Apostolica a Giakarta, la Galleria Nazionale d'Arte e la Cemara 6 Galeri Kafe di Giakarta. Le opere testimoniano la spiritualità di un gruppo di donne che attraverso l'arte ha superato, in modo catartico, i drammatici giorni e le violenze del maggio scorso. La differenza di credo religiosi, di culture (quella indonesiana è in genere ricca di valori legati alla natura e all'ambiente) e le origini - solo alcune di loro appartengono alla comunità cinese, la più colpita - danno voce nella pratica dell'arte all'espressione dell'interiorità femminile, quale strumento e base comune per costruire un futuro più solidale e rispettoso delle diversità. La mostra assume, in questo modo, un significato di carattere anche sociale e politico, in difesa di un diritto all'esistenza, che non può essere catalogato sotto la grande ala del femminismo, bensì sotto quella ben più ampia del rispetto degli esseri umani in quanto contenitori di sentimenti e spiritualità di forme e modi diversi. Le opere sono ricche di riferimenti all'arte occidentale, senza per questo perdere nulla della cultura d'origine. Le immagini al computer di Tris Neddy Santo sono il risultato di due culture: quella originaria giavanese e quella cinese acquisita con il matrimonio. L'installazione di Astari Rasijd nasconde tra le pieghe eleganti dell'abito la crudeltà medievale della cintura di ca stità, elemento tristemente ri corrente, come nell'omaggio a Frida Kahlo di Maartri Djor ghi. Barbara Tosi
Persone citate: Frida Kahlo
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