Perché Mussolini si illuse di M. Ser.
Perché Mussolini si illuse Gu storici Perché Mussolini si illuse CIOME riuscì Mussolini ad ottenere il consenso di massa alla guerra e a convincere gli italiani che tut—Ito si potesse risolvere in brevissimo spazio di tempo? «Mussolini stesso era convinto delle sue ragioni. Credeva che si potessero abbattere delle grandi potenze industriali come la Francia e l'Inghilterra» - osserva lo storico Nicola Tranfaglia. «E commise un gravissimo errore. Pieno di ammirazione per Hitler ne sopravvalutò l'organizzazione e il potenziale bellico. Il duce sperava, poi, di ricavare solo vantaggi dall'entrata in guerra e di sedersi al tavolo delle trattative da vincitore. Ma la sua prospettiva era falsata. Non si può dire che gli mancassero gli elementi per una visione obiettiva. Basta un esempio: perfino uomini vicini al fascismo come l'industriale Alberto Pirelli ebbero ben chiaro, anche prima dell'entrata in guerra degli Stati Uniti del 1941, della superiorità degli anglosassoni e dei francesi». Nel programma Mussolini combatte il fascismo sembra avere un ampio consenso di massa alla politica belligerante. Ne condivide l'impostazione? «Non sono certo di questo appoggio di massa alla guerra. Non vi fu nessun cambiamento nell'opinione pubblica durante il conflitto ma la resistenza alla guerra si manifestò prima della partecipazione al conflitto dell'Italia. Non volevano la guerra né i ceti popolari né la classe media sostiene ancora Tranfaglia -. Non la volevano perché non godevano di condizioni economiche soddisfacenti. E la guerra appariva uno spreco di vite umane e di energie». Il giudizio su casa Savoia divide poi gli storici. Infatti non tutti gli studiosi concordano con le conclusioni del programma di Caracciolo nei coiìfronti del principe di Piemonte: «Che Umberto sia stato diffidente verso il regime non sembra provato da nessun documento - osserva Elena Aga Rossi -. Il principe aveva un atteggiamento distaccato e marginale ne: confronti dell'impegno bellico. E' vero. Ma questo accadeva poiché suo padre, Vittorio Emanuele III, secondo la tradizione della sua casata non voleva intromissioni nella sua gestione. Riteneva che i Savoia dovessero governare, come diceva spesso, uno alla volta. Non penso affatto che Umberto fosse antifascista. L'unica vera oppositrice del regime della famiglia che mostrò chiaramente le sue opinioni fu Maria José, per questo severamente ripresa dal padre. Umberto non rese mai pubblico il suo dissenso nei confronti della dittatura. E' sempre stato un debole», [m. ser.]
Luoghi citati: Francia, Inghilterra, Italia, Piemonte, Stati Uniti
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