La Deutsche guarda alla Bankers Trust
La Deutsche guarda alla Bankers Trust Il Financial Times: «Trattative in corso» La Deutsche guarda alla Bankers Trust Diventerebbe il primo gruppo del mondo ma i due istituti replicano «no comment» LONDRA. La Deutsche Bank, il più importante istituto di credito tedesco, sta trattando l'acquisizione del pacchetto azionario di maggioranza della banca d'investimenti americana Bankers Trust. Lo scrive il quotidiano economico inglese «Financial Times», aggiungendo che la trattativa sarebbe già in uno stato avanzato. Se l'intesa dovesse riuscire si tratterebbe della più grande acquisizione di una banca americana da parte di un istituto di credito estero. La Bankers Trust è il secondo gruppo bancario statunitense con attivi per 132 miliardi di dollari. La crisi asiatica, però, ha colpito pesantemente le attività dell'istituto e i dati relativi al terzo trimestre, attesi per domani, dovrebbero registrare una perdita di 350 milioni di dollari. E il recente calo del titolo Bankers Trust a Wall Street ha reso la banca statunitense appetibile per una scalata, con un valore di mercato vicino ai 5,5 miliardi di dollari (circa 8.900 miliardi di lire). «No comment» dalla Deutsche Bank. «Come di regola - ha detto un portavoce dell'istituto tedesco - non commentiamo i rumors di mercato». Anche Banker Trust ha declinato ogni commento. La notizia, tuttavia, ha spinto al rialzo le azioni della Deutsche Bank che sono balzate a 99,01 marchi dai 95,60 della chiusura di lunedì. Il colosso bancario che nascerebbe dall'unione tra Deutsche Bank e Bankers Trust, potrebbe diventare il «numero uno» al mondo. Sommando infatti le attività dei due istituti (581,979 miliardi di dollari per la banca tedesca; 140,132 miliardi per quella statunitense) che si ricavano dai dati più aggiornati (luglio '98) della rivista specializzata «The Banker», si otterrebbe un gruppo da oltre 722 miliardi di dollari (un milione 160 mila miliardi di lire), superiore cioè ai 653 miliardi che ad oggi rappresentano il prima¬ to dulia giapponese Bank of Tokyo-Mitsubishi. La Deutsche Bank, con attività per l'equivalente di oltre un milione di miliardi di lire a fine 1997 e circa 2350 sportelli, gareggia con la svizzera Ubs per il primato in Europa e con i colossi americani e giapponesi per quello nel mondo. L'utile netto della Deutsche nel 1997 è stato di 1,019 miliardi di inarchi, mentre la redditività del capitale proprio, il Roc, è stato del 6,4%. Per quanto riguarda la presenza in Italia la Deutsche Bank, oltre all'ingresso in Comit, è l'unica banca straniera ad avere una vera rete di propri sportelli nella penisola. Oltre a controllare la Deutsche Bank Spa, è presente con il 2,36% nel patto di sindacato che governa la Fiat, in fase di rinnovo. Attraverso il suo numero uno Rolf Breuer ha recentemente fatto sapere di voler «crescere», anche se «amichevolmente», nella Penisola e, a quanto sembra, soprattutto al Nord. Alcuni anni fa contribui a bloccare la scalata della Pirelli alla Continental. Bankers Trust New York, invece, è stata fondata nel 1903 ed è una delle principali banche d'investimento americane. Opera nel campo dei prodotti derivati, sul mercato monetario, delle commercial paper, nella negoziazione di titoli obbligazionari e azionari, nonché nel campo dei municipal bond e asset-backed securities. La banca è attiva in più di 80 mercati al mondo sui tassi d'interesse, sulle diverse divise, sui titoli azionari e commodities sia per conto di singoli clienti che di investitori istituzionali. Proprio nel settore della gestione dei fondi istituzionali Bankers Trust si colloca fra le prime banche al mondo. L'istituto non svolge attività di sportello alla clientela. Nel 1997 Bankers Trust ha acquisito la Alex Brown, la più antica banca d'investimento americana. la. vig.l
Persone citate: Alex Brown, Banker, Banker Trust, Rolf Breuer
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