Quei numeri sul letto di morte

Quei numeri sul letto di morte Quei numeri sul letto di morte La scommessa, fra tradizione e rito magico IRITI PROPIZIATORI O conosciuto una famiglia che aveva puntato tutto sulle scommesse: c'era un vecchio malato e moribondo, figli e nipoti gli giravano intorno ripetendogli all'orecchio: «Ricordati nonno, dopo morto torna a dettarci la schedina». Perché i morti vanno di là, e di là il tempo non c'è più, tutto è presente (anche il futuro), e si sa oggi cosa accadrà domani (Dante lo conferma): al sabato si sanno i risultati di calcio della domenica. Il vecchio faceva di sì con la testa e ghignava con la bocca, per dire: «Figli, stiamo fregando il mondo!». Mi faceva impressione perché quella era una famiglia numerosa, e c'eran già stati dei morti, una nonna, un figlio. Se pensavano che uno di loro tornava dal di là (Amleto: «l'oscura region dai cui confini/ nessuno è mai tornato»), eran ben altre le domande umane: non dico (mi vergogno) l'obsoleta: «C'è Dio?», o l'infantile: «C'è l'Inferno?», ma almeno la famigliare: «Hai incontrato nostro fratello?». No, ma bensì: «Juve-Inter?». Guardavo la scena, per me indimenticabile (l'ho messa in qualche libro), e immaginavo il vecchio tornare: il fantasma entra in casa, ai famigliari si drizzano i capelli (ancora Amleto), e lui tremando: «L'Inferno è spaventoso!», ma i figli: «Non ce ne frega niente nonno, dicci piuttosto: MilanLazio?». Preconoscere la schedina vuol dire miliardi, avere miliardi è più importante che incontrare i tuoi parenti morti, risolvere il problema del dopo-vita, che ossessiona l'umanità, anche quella che non ci crede, Guttuso, Moravia, Sciascia. L'ossessione s'è spostata, adesso è il Totocalcio, il Totogol, Lotto, Lotteria, Enalotto, e (al di sopra di tutti) il Superenalotto. Il problema dell'aldilà ha due soluzioni: c'è o non c'è. Il problema del 13 al Totocalcio ha un milione e mezzo di soluzioni. Il Superenalotto ne ha 622 milioni. Sono soluzioni complesse. La complessità è un indice della loro forza, neanche Dostoievski sfuggiva. Nessuno vorrebbe avere una probabilità su mille di fare 13 e vincere pochi milioni. Il sogno è: una probabilità nell'ordine dei miliardi, ma vincere trilioni, e piantare il calcagno in bocca al mondo. Si sta studiando di alzare dal 1° novembre la complessità del Totogol: non più 30 partite in schedina, ma 32. Le probabilità di vincere passano da 1 su 5.852.920 a 1 su 10.518.300. Le speranze di vincere si dimezzano. Ma diventa supremo il traguardo e già scommettendo lo sfiori con un dito. La scommessa è una magia. Siamo un popolo di credenti nella magia. Una vasta, primitiva tribù. I nordici scommettono come leoni. Ma ho visto i meridionali: sono draghi. Sono stato a Salerno, ero nell'albergo di fronte alla stazione, c'è un baretto lì con una ricevitoria: c'era una coda tale che tagliava tutta la piazza. Era sabato, sono gli scommettitori dell'Enalotto, i credenti nell'assoluto, ognuno convinto che la possibilità (1 su 622 milioni) di toccarlo tocchi a lui. Le schede si comprano già compilate: ne scegli una con un colpo d'occhio, paghi e sei in linea con l'assoluto, se ti parla sei pronto. C'era una scheda abbandonata allo sportello, un cliente la spinge con un dito e fa l'atto di pagarla. Una donna che s'era appartata un attimo tornò precipitosamente, la scheda era sua. Scoppiò una litigata pazzesca. La pazzia ha una logica: ognuno dei due aveva «toccato» la scheda, toccandola vi aveva scaricato tutto ciò che lui era, e lui era i suoi famigliari, i suoi morti e i suoi sogni, insieme formavano una unità strameritevole di vittoria, ognuno è convinto di meritare il massimo. Conosco un professore universitario che ha comprato un biglietto della lotteria dieci anni fa, non ha vinto ma lo conserva ancora: dice che prima o poi si accorgeranno dell'errore e lo chiameranno per scusarsi e dargli la vittoria. Vincere è grande, dunque è collegato con la grandezza. Il terremoto è grande. La morte è grande. Il delitto è più grande ancora. Terremotati, orfani e vedovi scommettono subito. Ma anche gli assassini: quel vecchio pedofilo che violentò e bastonò a morte un bambino e ne bruciò il corpo in una radura di sterpeti, scommise su «bambino», «morte» e «mostro», cioè se stesso. Si sentiva al di là dell'umano, a contatto con l'assoluto. A Salerno, il giorno dopo, ho controllato sui giornali: nessuno aveva vinto. L'assoluto, se c'è, aveva ap¬ plicato il principio dei missionari nelle isole felici. I missionari andavano nelle isole felici a portare l'infelicità, perché solo l'infelicità dà una spinta alla salvezza. Le isole felici avevano gli alberi del pane, che producevano frutti polposi e nutrienti, e la gente viveva senza lavorare. I missionari segavano gli alberi, e la gente imparava il lavoro, la fatica, la virtù. Per la stessa ragione qualcuno ha mandato a vuoto, sabato, quasi 100 milioni di giocate. Può essere un caso. Ma se anche stasera non vince nessuno, il caso diventa intelligenza pura. Ferdinando Camon Totogol e Enalotto sono diventati la nuova ossessione Nelle campagne del Veneto c'è chi chiedeva al nonno moribondo di dargli la schedina miliardaria Nel Meridione litigi e interminabili code per toccare i tagliandi e propiziarsi la fortuna f \ f S f V f \ t \ f S f % QUANTO SI ¥5N€I [ipotesi Sisal su pre-raccolta] azzeccando il «6» 35 Miliardi azzeccando il «5+1» V miliardi ©MASS?© €©8TO [giocata minimal due colonne 1 #00 lire IL SISTEMA {spesa minimal con 7 numeri 5600 lire con 6 numeri 22.400 lire con 9 numeri 67.200 lire nm a wmm si m<y «mos&rb Ora dì chiusura 13mm5 (dopo si potrawioancora atqi NSLM©rll|l[€?T • 4S0 mtltaffdt (lotteria Powerball, vincita nelHndiana) SKÉihii (lotteria Powerball, vincita a Chicago) • 01 miliardi (al latto, in Argentina) » 40 mMmAÌ (lotterìa nazionale della • 30 miliardi (al lotto francese) 1 N UN SOGNO MILIARDARIO SPERANZE DI VITTORIA [Numero di colonne da giocare per essere corti di centrare là vittoria] AL SUPERENALOTTO 622.$14.630 «eienne numero totale di colonne giocate sbe ammontare a 147 milioni, cioè una probabilità su quattro che tra quelle giocate ci sta la vincente) AL TOTOCALCIO [Numero di colonne] Per centrare il «13» 3.504.323 Ab TOTOOOl. [Numera di colonne] Per centrare l'«8» 0.082*020 Ai YOTOSSI (Numero di colonne] Per centrare il «6» ! 6.777*216 AI. TOTIP [Numero di colonne] Per centrare il «12» 531*441

Persone citate: Ferdinando Camon, Guttuso, Lotto, Moravia, Sciascia

Luoghi citati: Argentina, Chicago, Salerno, Veneto