E'già appassito l'Ottobre francese di Enrico Benedetto

E'già appassito l'Ottobre francese Ma i 5500 poliziotti non evitano i saccheggi e i vandalismi dei mille teppisti di banlieue E'già appassito l'Ottobre francese A Parigi solo 25 mila studenti PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE I flic scippano ai liceali il loro D-Day. Uno per ogni 5 studenti in piazza. E con uno splendido kit alla Batman: manganello, parastinchi, casco, imbottiture ergonomiche di plastica, lancialacrìmogeni ultimo grido, anfibi, scudo in plexigas. Cinquemilacinquento per venticinquemila ragazzi appena. Pareva quasi un corteo poliziesco sorvegliato da teen-agers. Ma era un trompe-l'oeil. In barba all'onnipresenza di «crs» e «forza speciale anticrìmine», i mille «casseurs» scesi dalla banlieue - come giovedì scorso per sfidarli e farsi le Nike depredando qualche boutique, si aggiudicano il bis. Il bilancio è desolante. Una quarantina di negozi presi d'attacco. Ottantacinque feriti. E una dozzina d'automobili a pezzi. Poche? Ma nottetempo la polizia ne aveva fatte rimuovere un migliaio lungo il percorso. E' che gli industriosi vandali amano la sfida. Trovare 40 botteghe da sfasciare non sembrava impresa semplice. I venticinquemila hanno percorso - su itinerario della Prefettura - zone residenziali dalle rare boutiques. E, in ogni caso, sprangatissime. Come peraltro ammoniva da venerdì l'autorità pubblica, speranzosa che una Parigi fantasma evitasse nuovi saccheggi. Per i batman (e le batgirl: ballerine, trucco e randello) dell'ordine pubblico, le cose potevano insomma andar meglio. E tuttavia non si può dire mancasse loro la grinta. Un'ottantina i fermi (300 nell'intera Francia) e 18 mila controlli. Ma i Robin Hood della periferia possono comunque gridare vittoria. Li si voleva tenere alla larga setacciando treni e metrò. Bell'idea, però abortita. Ostaggio degli scontri, la vertenza studentesca parrebbe scivolare in secondo piano. I banlieusard lorenesi - 25: arrestati divertitisi a sfasciare una carrozza ferroviaria fanno più notizia delle trattative sui conguagli regionali per l'edilizia nelle Superiori. Eppoi il marasma contempla anche una succursale esotica. L'isola della Réunion, nell'Oceano Indiano, ha vissuto ieri una «manif» con sommossa. Gravi i danni. Morale: la questione «studenti medi» - e guai annessi continua a preoccupare Jospin. Sognava che l'Assemblée Nationale discutesse il budget '99 (si inizia oggi) in un clima pacifico. Ma l'Ottobre '98 ne contraria i piani. Che i 240 défilé liceali di ieri raccogliessero «solo» 300 mila presenze - un calo del 40% sull'ultimo grande rendezvous - non lo agevola troppo, giacché la scarsa affluenza nasconde il peggior nemico: la radicalizzazione. Ormai «politico», o comunque infiltrabile dalle ideologie, il movimento già si riconvoca dopo le vacanze d'inizio novembre. In tv, Loubna Meliàne - portavoce ventenne - si dice persuasa che la battaglia duri a lungo. Il ministro Claude Allègre, bersagliatissimo dagli striscioni, annuncerà stamani una pioggia di miliardi (1500) per il rinnovo locali. Sacrificio non piccolo per un governo impostosi l'ascesi da euro. «E' una prima apertura» taglia corto Loubna. I liceali confidano nelle successive. Ricevuti in minigruppo a Palais Bourbon, il pcf ne prenderà fin da stamane le difese. E minaccia l'aventino sulla finanziaria nel caso Jospin non scucisse altri franchi. Disinnescare la crisi richiederà - come sempre in Francia estrema pazienza e virtuosismi diplomatici. Ma perlomeno i due coordinamenti rivali di «Octobre 1998» sembrerebbero guardarsi bene dal promuovere, per ora, un terzo happening. La base comincia a sconfessarli? C'è disaffezione, più che resa. Per motivi, in fondo, fisiologici. Dopo 2 settimane di meeting convulsi e assemblee infuocate, la democrazia stanca. Quello che si poteva espugnare nella fase iniziale, Jospin l'ha concesso. Meglio, dunque, ripartire con energie fresche più tardi. Nel frattempo, si moltiplicheranno le intese preside-allievi a livello di singoli istituti, scorciatoia che dribbla le concertazioni globali spuntando talora vantaggi significativi. E i prof? I loro sindacati erano solidali con l'iniziativa del 20, ma non si può dire ne affollassero i ranghi. Salvo il «servizio d'ordine», che richiedeva muscoli ed esperienza. Ma i 400 gorilla adulti non compensano il relativo disinteresse che la categoria testimoniava ai protestatari. Latitano anche le famiglie. Le si aspettava in un inedito embrassons-nous con la prole (e benedizione professorale). Brillavano, al contrario per assenza. Ciò non ha impedito ai giovanissimi di sgolarsi con foga. Gli slogan più felici: «Non siamo sardine» e «Allègrement». Cioè «in allegria». Ma anche «Allègre mente». Enrico Benedetto I professori solidali «I soldi promessi da Jospin sono solo il primo passo» Trecentomila i manifestanti in tutto il Paese (e 300 i giovani fermati) Un altro giorno di guerra a Parigi, anche se il corteo ha richiamato meno giovani del previsto

Persone citate: Bourbon, Claude Allègre, Jospin, Robin Hood

Luoghi citati: Francia, Parigi