«Niente calcoli spartitori» di Au. Min.

«Niente calcoli spartitori» LETTERA DI NAPOLITANO «Niente calcoli spartitori» GENTILE Direttore, nella sua fervida fantasia, Augusto Minzolini sostiene (nell'articolo La solita guerra di poltrone) che io avrei «in sintesi» detto a D'Alema: «visto che nella storia del nostro Paese il titolare dell'Interno non può essere dello stesso partito del presidente del Consiglio, mi tiro da parte. Appunto, come prevede il manuale Cencelli». Non ho detto o scritto nulla del genere, in quanto conosco un po' meglio di Minzolini la storia dell'Italia repubblicana, nel corso della quale, dal 1946 al 1992, il titolare dell'Interno è stato sempre - tranne che durante i governi Spadolini e Craxi - dello stesso partito del presidente del Consiglio. L'atteggiamento che ho assunto nei giorni scorsi non ha dunque nulla a che vedere né con i precedenti storici né col manuale Cencelli. Io mi sono solo preoccupato di favorire il successo dell'on. D'Alema nel compito della formazione del governo, compito che richiede anche - ripeto le parole della mia dichiarazione di lunedì - «serenità e libertà di scelta nel garantire nuovi equilibri nella compagine di governo». Capisco che a qualcuno possa sembrare strano che io mi conduca così, al di fuori di qualsiasi calcolo spartitorio di vecchio tipo, e che non abbia alcuna smania di ulteriore presenza nel governo, ma confido che si faccia uno straordinario sforzo di obbiettività per non dare interpretazioni meschine e infondate di un mio gesto semplice e pulito. Cordialmente. Giorgio Napolitano Con tutto il rispetto debbo una spiegazione all'on. Napolitano. Nell'articolo non è riportato tra virgolette nessun passo della lettera dell'attuale ministro dell'Interno. Per cui è evidente che il riferimento al manuale Cencelli è del sottoscritto. Il senso dell'accostamento è semplice: dal '46 al '92 con la de al 30% ci sono stati presidenti del consiglio e ministri dell'Interno de nello stesso governo, ma, come appunto prevede il manuale Cencelli, mai della stessa corrente. [au. min.]

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