In sciopero contro il Vìagra di Enrico Benedetto

In sciopero contro il Vìagra Parigi, i lavoratori dell'azienda produttrice: massacrati dal lavoro In sciopero contro il Vìagra NPARIGI ON è un paese di Bengodi, la Viagraland francese. L'orgasmo altrui lascia freddi i 645 operai e tecnici che producono la magica pillola a Pocé-sur-Cisse (destinatarie: Europa, Asia e Africa) in una fabbrica bunker con filo spinato e videosorveglianza. Anzi, il personale è depresso. Troppa fatica, straordinari, boom di produzione. Si finisce per rientrare a casa morti. Trascurando forse quelli che si chiamavano un tempo i «doveri coniugali». Ci sarebbe, è vero, il Viagra. E con sconto. Ma la semplice evocazione della panacea aziendale, altrove agognatissima, nausea chi vi convive non stop almeno 8 ore il di. Dunque, sciopero. Da lunedi, l'infernale città del piacere lavora a spizzichi. E malgrado ieri pomeriggio il blocco totale della produzione abbia finito per allentarsi dopo lunghe trattative e tiri aria di tregua, la vertenza preoccupa non poco la Pfizer. Che moltiplica le avances. Ma senza voler cedere - e per principio: i mezzi ci sarebbero - agli ammutinati dell'erezione. Le maestranze esigono cinquemila franchi tondi come una tantum per miracolare il maschio euroafroasiatico. L'azienda nicchia. E allora, si sono detti i rivoltosi, blocco dei camion. Morale, un Viagra prigioniero. Dopo aver preso in ostaggio turisti e passeggeri Air France con grande nonchalance, il corporativismo francese affina le armi concentrando la rappresaglia ove l'uomo è più indifeso. Chi, peraltro, oserebbe protestare senza arrossirne? Non i francesi, comunque. Impermeabili al battage Viagra, disertato - sorpresa - in farmacia. Che il gallo, controverso emblema nazionale, sia un testimonial di Priapo? Enrico Benedetto

Persone citate: Morale

Luoghi citati: Africa, Asia, Europa, Parigi