Volano Lazio, Ifi e ifil di Ugo Bertone

Volano Lazio, Ifi e ifil Volano Lazio, Ifi e ifil La squadra di Cragnotti fa gol e guadagna al listino il 7,59% MILANO. Prima a San Siro, poi a Piazza Affari. Ieri mattina il calcio è stato protagonista, più del solito, delle conversazioni del lunedì tra i professionisti di Piazza Affari e nei «report» tra la City meneghina e Londra. La Lazio di Sergio Cragnotti, unico club italiano quotato, ha fatto il bis del trionfo di domenica sera sulle reti telematiche di Borsa, mettendo a segno un aumento del 7,89%, dopo che gli arbitri del mercato avevano imposto uno stop per eccesso di rialzo. Il giro d'affari, poco più di un miliardo di lire per 248 mila azioni scambiate fino a un massimo di 4.156 lire, non è, per la verità, gran cosa. Ma la lezione non è priva di insegnamenti lo stesso, se si pensa al peso che, in prospettiva, l'industria del calcio potrebbe avere per il listino di casa nostra. Risultati sportivi e «performances» borsistiche viaggiano a braccetto, come già accade all'estero. Più vittorie, spiegano gli esperti, vogliono dire più abbonati tv (la Lazio sta per abbinarsi a «Stream»), più possibilità di partecipare alla Champions League e, soprattutto, più entusiasmo tra gli sportivi-azionisti. Il caso, intanto, ha voluto poi che la Pirelli di Marco Tronchetti Provera, vicepresindeNte dell'Inter strabattuta dai biancocelesti, abbia chiuso la giornata con una flessione dello 0,86%. Chissà, al proposito, se sarà di buon auspicio per la Juventus l'exploit della scuderia Ifi-Ifil sui mercati azionari. Ieri i titoli delle holding del gruppo Agnelli hanno realizzato balzi di tutto rispetto: +8,92% per Ifi privilegio, +6,17% per le Ifil. L'impennata ha subito sollecitato la curiosità del mercato, anche se è risultata priva di fondamento l'ipotesi, già ventilata (e smentita) in passato, di una fusione tra le due finanziarie. In realtà, l'ascesa dei due titoli è stata accompagnata dal pronto risveglio delle Fiat ( + 5,85%) pesantemente sacrificate nelle passate settimane sull'onda delle difficoltà russe e del Brasile. Proprio la prospettiva del piano di risanamento finanziario del colosso latino-americano potrebbe avere innescato la corsa alle ricoperture da parte dei mercati finanziari internazionali. Ma una ragione per l'improv¬ visa ripresa di interesse per il gruppo potrebbe va cercata più vicino, nella Toro ( + 5,38%) innanzitutto, la compagnia che potrebbe trarre i più immediati vantaggi dall'aggregazione tra Comit e Banca di Roma. Non mancano le trame di gioco, insomma, tra i recinti virtuali del listino telematico. Certo, le mazzate degli ultimi mesi hanno lasciato il segno; non sono escluse nuove «gelate», magari sull'onda degli sviluppi della crisi politica o, più probabilmente, per i problemi che potrebbero venire dall'insolvenza finanziaria della Russia. Ma, dopo tanta paura, si torna a parlare di iniziative e battaglie. Sul fronte Falck-Sondel, ad esempio. «Siamo tranquilli, anzi un azionista vicino a noi sta rafforzando le sue posizioni» afferma Alberto Falck a chi gli segnala l'attivismo del gruppo Tassara, primo azionista del gruppo con il 34,9%, una quota che potrebbe permettere a Romain Zalewsky, numero uno della cordata, di bloccare le delibere di un'assemblea straordinaria. «Ma non abbiamo in programma - ribatte Falck - assemblee del genere...». Il braccio di ferro, quindi, senza danni apparenti per le strategie della Sondel, interessata a rilevare due centrali Enel. Ugo Bertone Giornata d'oro anche per Toro Tra Falck e Tassara è battaglia qualcuno scala il titolo milanese

Persone citate: Alberto Falck, Cragnotti, Falck, Marco Tronchetti Provera, Romain Zalewsky, Sergio Cragnotti, Tassara

Luoghi citati: Brasile, Ifi, La Lazio, Lazio, Londra, Milano, Russia