Arriva lfagricoltore supplente

Arriva lfagricoltore supplente Esperimento pilota in Valle d'Aosta finanziato dall'Unione europea Arriva lfagricoltore supplente Sostituisce ilfattore in ferie o malato Un agricoltoreAOSTA. Il mondo agricolo non è immune ai cambiamenti della società. Una volta erano intere famiglie a dedicarsi alla cura dei campi. Oggi le aziende agricole sono sempre più piccole e sempre più spesso gestite da una sola persona, per lo più anziana. I giovani preferiscono attività più remunerative, meno faticose ed impegnative, lasciando ai padri, se non ai nonni, la gestione della proprietà agricola. Qualcuno preferisce addirittura la disoccupazione e quelli che, invece, decidono di dedicarsi all'agricoltura, il più delle volte per proseguire una tradizione di famiglia, non sembrano disposti, come lo erano i loro avi, a rinunciare alle vacanze. La prima conseguenza di questa «nuova tendenza» è l'aggravarsi dei problemi legati ad un impegno quotidiano e inderogabile. L'esigenza di attuare un diverso stile di vita impone dunque la ricerca di soluzioni che consentano di stare al passo con i tempi senza rinunciare alla propria attività lavorativa. Ma non è soltanto la voglia di svago a determinare l'esigenza di poter contare su un sostituto che garantisca la vita dell'azienda. Basti pensare ad un qualsiasi imprevisto come una malattia o un infortunio. E' da questo presupposto che nasce «l'agricoltore supplente». La proposta è contenuta in un lavoro regolamento della Comunità europea che prevede finanziamenti per l'istituzione di questa nuova figura professionale. Prima in Italia a sfruttare questa opportunità è la sede valdostana della Confederazione nazionale agricoltori (Cia) che ha presentato il «progetto» ad Aosta alla presenza del suo presidente nazionale, Giuseppe Avolio. L'istituzione del «Servizio di sostituzione aziendale» sarà finanziata anche dalla Regione autonoma Valle d'Aosta. Uno degli obiettivi dell'iniziativa è quello di garantire agli agricoltori la presenza di un esperto in grado di sostituirli in caso di necessità. La «supplenza» potrà essere richiesta per sopperire ad assenze dovute a malattia o infortunio, per usufruire del riposo settimanale o delle ferie (circostanze che consentirebbero, in presenza di dipendenti, di ripristinare certe regole contrattuali anche nel mondo agricolo) o, ancora, in caso di incarichi elettivi. A fare da «sostituti» saranno professionisti di comprovata esperienza nel settore. L'«agricoltore supplente» è già presente in molte nazioni europee. Dopo l'esperimento valdostano potrebbe essere esteso ad altre regioni italiane. Beatrice Mosca Un agricoltore al lavoro

Persone citate: Beatrice Mosca, Giuseppe Avolio

Luoghi citati: Aosta, Italia, Valle D'aosta