Clinton dice no a Paula Jones di Franco Pantarelli

Clinton dice no a Paula Jones SEXGATE Niente accorcio, oggi la Corte d'appello deciderà se celebrare il processo Clinton dice no a Paula Jones L'impiegata aveva chiesto due milioni di dollari NEW YORK NOSTRO SERVIZIO Niente accordo fra Bill Clinton e Paula Jones, l'ex impiegata dell'Arkansas che accusa il Presidente di averle chiesto brutalmente una prestazione sessuale orale. L'ultima proposta dei suoi avvocati - due milioni di dollari è stata respinta dai legali di Clinton come «troppo lontana» dai 700 mila dollari da loro offerti, sicché sembra ormai inevitabile l'avvio della procedura di appello per decidere se il processo debba essere celebrato o no. L'inizio delle udienze è fissato per oggi presso la Corte d'Appello di St. Paul, in Minnesota, la stessa che a suo tempo decise che le accuse della Jones erano sufficienti, respingendo gli argomenti degli avvocati di Clinton. Loro poi ebbero la rivincita quando il giudice di Little Rock che doveva presiedere il processo, Susan Webber Wright, decise che non era il caso perché, se anche fosse risultata vera la «proposta indecente» di Clinton, erano risultate inconsistenti le prove portate dalla Jones per dimostrare che, in seguito al suo rifiuto, era stata sottoposta a terribili angherie. I suoi avvocati, nel frattempo cambiati, avevano presentato ricorso contro quella decisione e l'inizio delle udienze è previsto appunto per oggi, ma sia loro che Clinton avevano mostrato di volerle evitare attraverso l'accordo privato. «C'è ancora una possibilità», diceva ieri John Whitehead, l'avvocato della Jones. In altri tempi i 700 mila dollari offerti da Clinton sarebbero stati benvenuti, visto che quella era esattamente la somma richiesta inizialmente della Jones. Ma oggi non sono più sufficienti perché non basterebbero neanche a coprire il (aimborso spese» chiesto dai suoi ex avvocati: 800 mila dollari. Così, approfittando del¬ l'entrata in scena di un ricco signore di nome Abe Hirschelf che si è offerto di pagare un milione di dollari a nome di Clinton, l'avvocato Whitehead aveva più che raddoppiato la richiesta inziale. Per ora gli è stato detto di no. Ieri sono finiti su Internet anche i verbali delle udienze che hanno portato al «non luogo a procedere» contro Clinton, ma in pratica c'è solo la conferma che Clinton ha negato - mentendo di avere avuto relazioni sessuali con qualsiasi impiegata. Quale sia la punizione giusta per quella bugia, come si sa, dovrà essere la Camera a dirlo, nel procedimento di impeachment; ma sulla punizione per aver passato tecnologia avanzata ai cinesi - anche su quello c'è un'inchiesta - il deputato repubblicano Bob Davies del Montana non ha dubbi. «Deve essere fucilato», ha detto in un comizio. Franco Pantarelli

Luoghi citati: Arkansas, Minnesota, Montana, New York