Alti e bassi a Piazza Affari

Alti e bassi a Piazza Affari TEMPO PI RECORD Alti e bassi a Piazza Affari TRA le caratteristiche del la recente fase di merca to, troviamo non solo l'intensità del ribasso ma anche l'estremo nervosismo dei mercati e l'incertezza degli investitori. Scrive infatti Fabio Gigli da Napoli: «Ho acquitato 30 mila Banco di Napoli r ne a 2200 lire, sperando nella fusione con Bnl. Meglio attendere o vendere?». Dopa essere scesa sotto le 1500, la quotazione è risalita oltre le 1700 lire, scontando le difficoltà del settore e l'allontanamento della fusione (non è detto che non si faccia). Slitterà, comunque, ad alcuni mesi dopo la privatizzazione. L'investimento va considerato con il minimo di un anno di orizzonte temporale. ESCURSIONI Se consideriamo le giornate di massima escursione (in termini percentuali) dell'indice Mibtel nell'ultimo quinquennio, troviamo come l'anno dominante sia il '98. Addirittura, negli ultimi tre mesi abbiamo avuto sei delle dieci sedute chiuse con il maggiore ribasso e anche quattrro giornate finite con rialzi record (ma sono dati che, di questi tempi, si possono modificare ad ogni chiusura di Piazza Affari). In generale, si può dire che le giornate dei grandi crolli siano state le stesse in tutta Europa. Se però nel suo giorno record (il 27 aprile), la Borsa di Milano ha reagito in modo decisamente peggiore (6,4%) rispetto a Francoforte (2,7%) e Londra (-2,6%), negli ultimi tempi la storia è stata diversa. Mentre infatti Londra ha mostrato una volatilità decisamente inferiore, arrivando al massimo a perdere il 3,2% in un giorno (il 10 settembre, quando invece Milano cedette il 5,3%), Francoforte ha mostrato una sensibilità ai crolli simile a quella di Milano, arrivando a superarla sensibilmente il primo di ottobre (7,5% contro il -4,7% di Piazza Affari). RECUPERI Discorso diverso per New York: in un momento in cui bastano pochissime ore perché l'umore dei mercati cambi completamente, lo sfasamento nell'orario di apertura delle Borsa è sufficiente a farci vedere una storia del tutto diversa. Ad esempio, lo scivolone che ha portato il mercato a perdere il 6,4% il 31 agosto (secondo peggior ribasso del decennio, dopo il -7,1% del 27 ottobre '97) si è verificato quasi integralmente in serata, a mercati europei chiusi. Il giorno dopo, le Borse europee sono state debolissime in mattinata, ma hanno parzialmente recuperato nel pomeriggio (Milano ha chiuso a -4,7%) grazie alla buona apertura di Wall Street, che poi ha chiuso a +3,8%. Anche New York, negli ultimi mesi, ha comunque vissuto alcune sedute a volatilità altissima: oltre a quelle già segnalate, Wall Street ha chiuso quattro volte con perdite superiori al 2,5% e due volte con guadagni superiori al 3% (tra cui spicca il +5,0% dell'8 settembre).

Persone citate: Fabio Gigli