Trattori o Arcadia? questo è il problema di Vanni Cornerò

Trattori o Arcadia? questo è il problema Trattori o Arcadia? questo è il problema RATTORI o Arcadia, questa l'alternativa. L'agricoltura in tv piace, lo dimostrano gli ascolti, altissimi. Ma quale agricoltura vien fuori dal video? Da una parte c'è quella aggressiva, dei trattori che bloccano le autostrade o quella drammatica delle calamità naturali. Dall'altra immagini di tavole imbandite, passeggiate a cavallo, ruralità ormai irreale. Insomma la cronaca o il fiabquesti? Si domandano gli addetti plessità lascia subito il posto ad undine quasi commossa, nel vedere cpa di loro. E allora via con i costumria di festa in cascina, che non danvite trascorse senza un giorno di vmucche non si disattivano girandograndine, della siccità, delle gelate. Altre volte la reazione è stata dura. «Nel '90, durante una manifestazione a Bruxelles, Federico Fazzuoli, che allora conduceva Linea Verde, fu aggredito quasi fisicamente dagli agricoltori che lo accusavano di dare un'immagine distorta dei loro problemi», ricorda Luigi Valente, ex capoufficio stampa della Coldiretti e ora impegnato nella realizzazione di due trasmissioni dedicate all'agricoltura: «Mondoverde», su Cinquestelle, e «Antenna verde» su Italia 9 Network. «Ma - prosegue - a parlare di agricoltura pura non si coinvolge il pubblico». Ecco, la difficoltà è fare apparire l'agricoltura in tv nella sua realtà di grande settore produttivo senza allontanare lo spettatore. «Siamo in Europa - taglia corto Gianni Zonin, il maggior imprenditore vinicolo italiano - quindi dobbiamo essere competitivi. Questo si deve dire al pubblico: che bisogna avere un occhio al Trattori o Arcadia? questo è il problema mercato, che vanno considerate le tipicità dei vari Paesi. E non parliamo sempre solo di tradizioni, ma dell'utilità del settore agricolo in fatto di ecologia e ambiente». «Sì, certo, il contributo ambientale è uno dei grandi filoni su cui impostare l'informazione - concorda Augusto Bocchini, presidente di Confagricoltura - gli altri due sono la tutela della qualità e il peso dell'agricoltura nell'economia nazionale. Non si può guardare un settore che vale 60 mila miliardi con gli occhi del turista domenicale. D'altronde la colpa non è di chi fa tv. E' stata una scelta voler convincere la gente che l'agricoltore sia quello del campicello per l'autosostentamento. Invece oggi l'agricoltura è impresa». [Vanni Cornerò]

Persone citate: Augusto Bocchini, Federico Fazzuoli, Gianni Zonin, Luigi Valente

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Italia