Lippi: «Ho rivisto la Juve che corre e sa dominare» di F. Ver.

Lippi: «Ho rivisto la Juve che corre e sa dominare» Lippi: «Ho rivisto la Juve che corre e sa dominare» DIETRO LE QUINTE INSULTATI I DIRIGENTI SVICENZA ONO volate parole grosse alla fine del primo tempo. I dirigenti bianconeri pesantemente insultati in tribuna da un tizio che recita sempre la stessa parte ogni volta che la Juve si esibisce a Vicenza. Ma questa volta il coro di «ladri, drogati» si è ingrossato, altri spettatori si sono uniti alla invettive. Moggi e Giraudo hanno reagito beccandosi in testa un lancio di palle di carta. Un passo avanti: un paio d'anni fa era arrivato un ombrello. L'intervento della polizia ha evitato il peggio. Gli ultras vicentini hanno fatto la loro parte esponendo uno striscione allusivo: «Gobbi avete fatto EPOca». E già prima della partita cinque tifosi (due vicentini e tre torinesi) erano stati denunciati a piede libero (quattro per rissa e uno per aver danneggiato la telecamera di un agente) in seguito ad alcuni incidenti all'esterno dello stadio. Negli spogliatoi un Lippi soddisfatto per aver visto i primi segnali di ripresa. Voleva una Juve da corsa che sapesse tornare in possesso delle proprie prerogative ed è stato accontentato. Almeno in parte. Marcello, prima di correre a Milano per Inter-Lazio, ha sfoderato il sorriso dei momenti belli: <(A parte il pareggio che ha comunque poco significato in questa fase del campionato, ho visto una bella Juve, soprattutto all'inizio del secondo tempo. Ci sono state due o tre stupidate evitabili, una delle quali ci è costata il gol, tuttavia ho notato un secondo tempo di grande autorità. Abbiamo sempre comandato la partita e, se non fossimo rimasti in dieci, ho la sensazione che avremmo potuto vincere». La squadra ha risposto nella maniera sperata: «C'è una crescita globale come mi attendevo. Abbiamo ripreso a correre e c'è da segnalare il ritorno alla forma migliore di alcuni giocatori chiave. Del Piero? Il gol è importante, ma il vero Alex l'avevamo già ritrovato. Ci sono altre cose oltre i gol. Insomma, ci stiamo avvicinando alla Juve di sempre. Adesso c'è Bilbao: sono fiducioso anche se il clima di Coppa sarà diverso». Continua il tabù Vicenza. Lippi allegro: «Ma qui sono disposto a non vincere mai, se poi arriva lo scudetto». Anche le avversarie non galoppano: «Non guarderò in casa d'altri almeno fino a quando noi juventini non saremo tutti all'altezza delle nostre possibilità». C'era Ferrara in panchina, per la prima volta dopo l'infortunio dell'I febbraio scorso: «Quando Lippi mi ha detto che ero nei diciotto, mi sono emozionato e i compagni mi. hanno applaudito. Fosse stato necessario avrei potuto giocare per venti minuti al massimo. Prima di tornare titolare ci vorrà un mese». [f. ver.]

Persone citate: Del Piero, Giraudo, Lippi, Moggi

Luoghi citati: Bilbao, Lazio, Milano, Vicenza