Deschamps fa il «radar»

Deschamps fa il «radar» LE PAGELLE Ma Tacchinardi fatica a tenere la destra BRIVIO 6,5. Davids e Deschamps ne saggiano il colpo d'occhio. Senza macchie sul destro di Del Piero. Un po' distratto nel finale, quando Tudor lo pizzica da fuori area. DILISO 6. Una sentinella indomita che non guarda nei tacchetti a nessuno. STOVINI 6,5. Su Inzaghi, su Del Piero, su chiunque osi bussare alla sua porta. Una roccia. BELOTTI 6,5. E' il capo-branco della difesa. Tutto bastone, e niente carota. Sua la «parata» che, al 91', sventa il più aggrovigliato degli autogol. MORABITO 6,5. Vent'anni di slancio. Appena può, si sgancia. Interessante. SCHENARDI 6. Lavora ai fianchi Mirkovic. Generoso. (Dall'11' st Di Carlo 6. Una scelta che è, soprattutto, un invito a ritirarsi in coperta). MENDEZ 6,5. Il suo duello con Davids è un falò che non si spegne mai. L'uruguagio risponde colpo su colpo. VI VI ANI 6. Nel suo settore transita spesso Zidane. Addio castelli in aria. (Dal 25' st Meiosi sv. Debuttante a 31 anni. Un mattone per rassodare il muro). AMBROSETTI 6. Volate e pause, pause e volate. A destra o a sinistra, una piccola lama nel costato juventino. ZAULI 7. Casuale è il gol, non la sua partita. Ora punta, ora mezza punta, un impasto di sagacia tattica e valenza tecnica. Pensa in grande, gioca moderno, sa leggere fra le righe. OTERO 5. La controfigura del pirata che aveva messo a soqquadro i galeoni di tutta Italia. (Dal 32' st Luiso sv. Viene sdoganato quando la Juventus è in dieci, ma la squadra non gli offre quell'apporto che le sue smanie e la superiorità numerica giustificherebbero). L'arbitro RACALBUTO 5,5. Dirige a spanne, azzecca l'espulsione di Birindelli, risparmia il rosso a Mirkovic, tollera troppo le rudezze di Belotti e Stovini. PERUZZI 5,5. Sul gol, non ha colpe. In compenso, rischia la frittata su un proiettile vagante di Ambrosetti. BIRINDELLI 5,5. Presidia la fascia destra, incrocia i suoi esuberanti ferri con Ambrosetti e Schenardi. Quasi mai tiene la distanza di sicurezza. Per questo, spesso tampona. Per questo, viene espulso. TUDOR 6,5. Autorevole e pulito. Porta a spasso i suoi vent'anni dall'alto di enormi potenzialità. MONTERÒ 7. Cinico ed efficace, prende in pugno la difesa, limitando al minimo le scorrerie di Zauli e Otero. MIRKOVIC 5. Bivacca ai margini della sfida. Un raptus lo porta ad alzare i bulloni contro Schenardi. La terna lo grazia. (Dal 13' st Di Livio 6. Mandarlo in campo, dovunque e comunque, è come inserire, nel suo settore di competenza, il pilota automatico). TACCHINARDI 5. Fuori posizione, e non da ieri. Nato centrale, fatica a tenere la destra. Meglio in difesa, nell'ultima mezz'ora. DESCHAMPS 7. In lusinghiero crescendo. Un radar, più che un perno. Sempre al posto giusto. DAVIDS 6,5. Si batte a corpo morto, spreme Mendez, stuzzica Brivio. Il furore ne sporca la forma, non la sostanza. ZIDANE 6,5. Irrompe ria protagonista nel ricamo del pareggio. Svaria per tutto il campo. Non è ancora al massimo, non è più al minimo: è, semplicemente, la rotella più cruciale di tutto il meccanismo. INZAGHI 6. La sufficienza ne intende premiare l'imponente torre con la quale spalanca la porta a Del Piero per l'I-1. L'altro Inzaghi è impegno strenuo, ma periferico. (Dal 30' st A. Conte sv. Al debutto in campionato, fa legna). DEL PIERO 6,5. Due gol alla Svizzera, uno al Vicenza. Dal nulla al tutto. Piano piano, sta ritornando se stesso. Irò. be.l Deschamps fa il «radar»

Luoghi citati: Brivio, Italia, Svizzera