Inter, il sogno diventa incubo

Inter, il sogno diventa incubo Nerazzurri travolti dalla Lazio nel giorno del possibile primato e Simoni ora rischia Inter, il sogno diventa incubo E domenica lo scontro verità con la Juve NIENTE sorpasso. Il bottino che sabato la Roma gli aveva sottratto in capo a un entusiasmante «scippo», Giovanni Trapattoni lo recupera attraverso l'impresa che la Lazio firma a San Siro sulla pelle dell'Inter. Cinque a tre, mica una botta e via. Un trionfo che passerà alla storia, ma anche un crollo di proporzioni inaudite, fuori da ogni logica che non fosse quella dell'unica trama che nessuno aveva previsto. E così, in attesa che Del Piero e Ronaldo, ammesso che recuperi in tempo, regolino i conti in quella che si profila sin d'ora come la madre di tutte le rivincite e la matrigna di tutti i sospetti, la Fiorentina resta prima e sola al comando, tallonata, a due punti, da Roma, Inter e Juventus. Parlare d'impresa, nel caso della Lazio, non è per nulla una forzatura, al di là del gol-lampo di Salas, che ha contribuito a scorticare i nervi degli avversari e a orientare il destino: ne fa fede lo scarto, clamoroso e umiliante, sino a quando, almeno, la squadra non si è ritirata nei suoi appartamenti, sazia. Se Simoni era privo di Ronaldo, Roberto Baggio e West, Eriksson, lui, doveva rinunciare a Negro, Nesta, De La Pena, Stankovic, Boksic, Vieri e, dopo un quarto d'ora scarso, ha dovuto richiamare Salas, speronato da Colonnese: e più avanti, addirittura Mancini. Non ci sono alibi. Simoni era a rischio quando vinceva, figuriamoci oggi. Moratti schiuma di rabbia. Conoscendone la passione e gli sbalzi d'umore, non ci sentiamo di escludere lo strappo, l'esonero, a beneficio di Fabio Capello. Dal disastro di Siviglia a questa batosta: il progetto Grande Inter continua ad accumulare polvere e ritardo. Troppo carica dentro, e troppo sgangherata dietro, la squadra, per poter recitare la parte che il presidente le aveva assegnato. Le punizioni di Mihajlovic, devestanti, hanno propiziato il primo gol (Salas, di striscio) e il secondo (Sergio Conceigao, di testa). Splendido, ma platonico, il pareggio missilistico di Winter. Micidiale, in compenso, il contropiede FavalH-Mancini: l'episodio che, con l'espulsione di Simeone, ha sfigurato la partita e schiantato l'Inter. Primo tempo da tarantolati, fra calcio e calcioni, ripresa più umana (ma non troppo), illuminata dagli acuti di Sergio Conceigao, Nedved e, detto senza sarcasmo, dalla doppietta di Ventola. Boggi cambia metro in corsa: comico il rosso a Nedved, dopo i buffetti a Moriero, Zamb¬ rano, Colonnese e Pancaro. In trasferta, la Lazio non vinceva dal 28 marzo (2-0 a Udine). In casa, l'Inter non perdeva dall'8 febbraio (1-0 con il Bologna). Capitan Bergomi non poteva celebrare in maniera più malinconica il suo compleanno, 500 partite in serie A, tutte con l'Inter. Per farsi un'idea di quello che è successo al Meazza, basta prendere la finale parigina di coppa Uefa - Inter tre, Lazio zero -, scuoterla e rovesciarne gli ingredienti, i risvolti, gli umori. Simoni ha smarrito l'Inter, l'Inter ha perso la testa. Si è rotto qualcosa. Diventa complicato, adesso, decifrare l'impatto spesso tellurico, delle coppe europee. I tifosi se ne sono andati avviliti e mercoledì l'Inter si ripresenta a San Siro, in Champions League, contro lo Spartak Mosca capolista del girone. La Lazio non sarà continua, ma quando ci si mette scala le cime più impervie: la Supercoppa sfilata alla Juve a Torino, l'Inter travolta nella sua reggia. Roberto Beccantini LA SERIE A Così i risultati Bari-Udinese 1-1, Cagliari-Milan 1-0, Inter-Lazio 3-5, Perugia-Venezia 1-0, Piacenza-Sampdoria 4-1, Vicenza-Juventus 1-1, Roma-Fiorentina 2-1, Empoli-Bologna 0-0, Parma-Salernitana 2-0 La classifica FIORENTINA ROMA JUVENTUS INTER MILAN PARMA LAZIO UDINESE CAGLIARI 12 10 10 10 9 9 9 8 7 PIACENZA BARI VICENZA PERUGIA SAMPDORIA EMPOLI BOLOGNA VENEZIA SALERNITANA 7 6 5 5 5 3 3 1 1 ossibile primato e Simoni ora rischia iventa incubo verità con la Juve LA SERIE A Così i risultati Bari-Udinese 1-1, Cagliari-Milan 1-0, Inter-Lazio 3-5, Perugia-Venezia 1-0, Piacenza-Sampdoria 4-1, Vicenza-Juventus 1-1, Roma-Fiorentina 2-1, Empoli-Bologna 0-0, Parma-Salernitana 2-0 La classifica FIORENTINA ROMA JUVENTUS INTER MILAN PARMA LAZIO UDINESE CAGLIARI 12 10 10 10 9 9 9 8 7 PIACENZA BARI VICENZA PERUGIA SAMPDORIA EMPOLI BOLOGNA VENEZIA SALERNITANA 7 6 5 5 5 3 3 1 1 Del Piero segna il suo primo gol in questo campionato con una acrobatica girata e permette alla Juve di pareggiare a Vicenza: per il bomber dopo la bella prova di Udinin azzurro, la conferma della ritrovata forma: Zoff e Lippi possono tirare un respiro di sollievo Del Piero segna il suo primo gol in questo campionato con una acrobatica girata e permette alla Juve di pareggiare a Vicenza: per il bomber dopo la bella prova di Udine in azzurro, la conferma della ritrovata forma: Zoff e Lippi possono tirare un respiro di sollievo La felicità di Salas e Mihajlovic a S. Siro: la Lazio si rilancia in campionato