Il miracoloso Spalletti rischia già di bruciarsi

Il miracoloso Spalletti rischia già di bruciarsi Il miracoloso Spalletti rischia già di bruciarsi PIACENZA. Tempi duri per i nuovi profeti del calcio italiano. Delio Rossi e Luciano Spalletti, i due tecnici più giovani della serie A, avevano tante ambizioni in testa. Cinque turni di campionato sono bastati per metterli di fronte a una dura realtà. Ma se Rossi a Salerno ha in mano una matricola, Spalletti sta guidando a marcia indietro una Sampdoria sconcertante, mai così in basso dalla stagione 1986/87. L'artefice del miracolo-Empoli (dalla CI alla A in 4 anni) ha fatto il grande salto scegliendo un club che forse ha deciso di non essere più grande. E, in una Samp che si è privata dei suoi cardini (Mihajlovic, Veron e Boghossian) e sta subendo infortuni a raffica, rischia di bruciarsi. Per colpa dell'Intertoto, Spalletti è stato il primo a cominciare a lavorare. E' stato bravo a creare un buono spogliatoio (significativo il gesto dei suoi giocatori, che dopo l'illusoria vittoria sulla Roma lo avevano portato in trionfo), ma non ha ancora saputo dare un'anima alla sua armata brancaleone: 13 gol al passivo, peggio di tutti. E domenica, guarda la combinazione, a Marassi arriverà proprio l'Empoli. Del pelato toscano si era parlato come di un papabile alla successione, di Lippi alla Juve. Adesso gli basterebbe restare sulla panca blucerchiata fino alla fine della stagione. Possibilmente in A. [r. con.] 3 Spalletti, momento difficile 30

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