Il jazz di fine millennio con la Alien e il grande Gershwin

Il jazz di fine millennio con la Alien e il grande Gershwin i mscm Il jazz di fine millennio con la Alien e il grande Gershwin EL jazz di fine millennio le emozioni sono centellinate, ormai rare come le stelle alpine. La situazione è ben presente ai frequentatori di questo genere musicale che ha bisogno di grande creatività per rinnovarsi. Invece molti, troppi, vivono o vivacchiano su bravure tecniche o smaliziati artifici, inseguendo modelli del passato. Data questa situazione regala ancora più piacere trovarsi un disco come The gatering (Verve, 1 Cd), offertoci come una preziosa stella alpina dalla pianista americana Gerì Alien. Nota per la sua spiccata sensibilità d'interprete, l'artista di Detroit lascia sempre indelebili tracce musicali. La Alien è anche nota per il suo eclettismo creativo e il disco lo dimostra: spazia nelle tradizioni di blues, bop e free con ammirevole creatività, e non solo le rievoca, ma le rianima, oltrettutto con la particolare prospettiva di una donna colta e raffinata. Se l'esigente Omette Coleman l'ha individuata come partner nel suo quartetto, Gerì Alien ha compiuto altrettante decisioni nello scegliere i compagni per questa incisione. Lenny White e Mino Ci- nelu formano un reparto percussivo esplosivo, preciso Buster Williams al contrabbasso, sempre sorprendente Vernon Reid alla chitarra. Alla tromba c'è un tal Anonymous, che altri non è che Wallace Rooney, marito della capobanda. Il gruppo segue e arricchisce di genialità le composizioni della Alien, che toccano i temi della famiglia, della maternità, della spiritualità con lirismo e leggerezza musicale. Non ci si stanca di risentirla. Un disco celebrativo per il centenario dalla nascita di un genio: The very best of Gershwin (Decca, 2 Cd). Un'ottima raccolta che unisce molti pregevoli esempi di chi ha seguito il suo lavoro di fusioni di diverse realtà musicali, prima di tutto il jazz e l'orchestra sinfonica. Alessandro Rosa isa^J

Luoghi citati: Detroit