Marzotto va a caccia, Giribaldi attacca, Telecom cerca pace di Valeria Sacchi

Marzotto va a caccia, Giribaldi attacca, Telecom cerca pace I NOMI E GLI AFFARI Marzotto va a caccia, Giribaldi attacca, Telecom cerca pace Da quando ha deciso di ritirarsi dalla prima linea del fuoco passando a Jean de Jaegher molti dei suoi poteri, Pietro Marzotto è uno degli uomini più corteggiati d'Italia. L'ultima offerta, secondo i bene informati, viene da Massimo D'Alema in persona. I! presidente del Consiglio incaricato, nel suo giro di consultazioni, avrebbe contattato anche il conte di Valdagno per un incarico ministeriale. Offerta cortesemente declinata. Anche se Marzotto sembra impegnato a cacciare nuove prede per far crescere il gruppo, occasioni ulteriori non gli mancheranno. Ad esempio quella della presidenza della Confindustria dove, nella prima primavera del secolo, scadrà Giorgio Fossa, non più riePietro leggibile. Tor- Marzotto nato a casa, a mi I XXI Cesare Romiti sua volta Fossa potrebbe allargare i suoi interessi ad un settore dove già opera la moglie Laura: la moda. Come presidente della Valentino, griffe dell'Kdp guidata da Maurizio Romiti. Da quando il padre di Maurizio, Cesare Romiti, ha deciso di disinteressarsi della Snia per via della scalata sferrata dall'ex padrone della Traco, l'amministratore delegato di Snia Umberto Rosa è in grave imbarazzo. Le incertezze sul futuro assetto proprietario starebbero ostacolando alcune operazioni che riguardano la controllata Sorin, mentre il titolo perde terreno. Ma Luigi Giribaldi non sembra curarsene e prosegue l'affondo. Ci sono molte probabilità che venerdì prossimo il consiglio Te¬ lecom discuta sul nuovo amministratore delegato, da scegliersi in una lista dalla quale, a sorpresa e chissà perché, è uscito il nome di un signore sconosciuto ai più: Paolo Guidi, amministratore di Teleglobe. Molti invece insistono sulle chances del sessantaduenne Pasquale Pistorio, l'uomo che ha resuscitato la Sgs (ora St Microelectronics), portandola a livelli mondiali. Non è neppure escluso che il presidente Gian Mario Rossignolo tenti di riproporre per quella poltrona il direttore generale Fulvio Conti. Non si sa con quanta fortuna. Mentre l'Economist indica nella BT di Jain Vallance il partner ideale per Telecom, Rossignolo deve guardarsi le spalle da altri pericoli, come l'indagine della procura Luigi Giribaldi Fulvio Conti di Roma, le decisioni sulle tariffe del presidente dell'Authority per le telecomunicazioni Enzo Cheli, e la concorrenza di terzi. La campagna abbonamenti di Infostrada, compagnia di telefonia fissa di Olivetti guidata da Riccardo Ruggiero (figlio del presidente del Wto Renato), sta andando a vele spiegate: 75 mila abbonamenti in sole tre settimane. E altri gestori sono all'attacco. A proposito di telecomunicazione, ha il vento in poppa anche Disney Channel, il canale televisivo per ragazzi guidato da Janet Scardino e proposto in esclusiva da Disney, via satellite, attraverso Telepiù. A una settimana dal lancio ha raggiunto quota 60 mila abbonati. La scomparsa di Gianfelice Franchini potrebbe riaprire a vecchi pretendenti la partita del settore «food» di Stantìa. Non è chiaro infatti se l'erede, il figlio Marco, se la sentirà di affrontare questo salto di dimensione. Per cui è possibile che il garante del passaggio: il Mediocredito Lombardo (gruppo Intesa) presieduto da Giuseppe Vimercati, se ne faccia carico direttamente, anche per evitare una penale di 60 miliardi. A quel punto il «food» Stantìa (100 miliardi cash più debiti per 600 miliardi) potrebbe andare a terzi italiani (la Rinascente guidata da Benoit Frangois Lheureux) o stranieri. Il nuovo presidente Pier Luigi Fabrizi ha portato bene al Montepaschi che, contrariamente a ogni aspettativa, è riuscito a portare a casa l'accordo con l'Agricola Mantovana presieduta da Piermaria Pacchioni. La capitolazione della Barn, che segue l'intesa tra la Popolare di Novara presieduta da Siro Lombardini e il Credenti di Achille Maramotti e l'ingresso della Vicentina di Gianni Zonin in Bnl, rimette in moto il mondo «protetto» degli istituti cooperativi. A questo punto gli occhi sono puntati sulla Popolare di Milano presieduta da Paolo Bassi, oggi la più potente popolare d'Italia. Il cui percorso, tuttavia, non potrà che essere quello di candidarsi a «polo aggregante». Nel mondo dei grandi enti pub- blici, che il governo guidato da Romano Prodi ha avviato sulla strada della riorganizzazione del risanamento, sono giorni di forti petemi d'animo. Se il segre tario diessino non riuscirà a fare il governo garantendo continuità, rischiano di andare in fumo gli anni di lavoro all'Enel della coppia Chicco Testa-Franco Tato Due tipi che, seppure con una cer ta aggressività, hanno svecchiato l'apparato e rilanciato il gruppo. Per non parlare delle Poste do ve Corrado Passera ha avviato un risanamento che non può subire ritardi. 0 delle Fs, dove Giancarlo Cimoli e Claudio De Matte stanno cercando di ridare prospettive ad una macchina piena di buchi. Anche se un arresto dei programmi farebbe comodo a molti: gli appassionati di golden share come Nerio Nesi, i produttori privati di energia, e numerosi sindacati. Valeria Sacchi Corrado Passera ietro Marzotto Cesare Romiti Luigi Giribaldi Fulvio Conti Siro Lombardini Corrado Passera mi I

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