Una lacrima sul viso del Papa di Marco Tosatti

Una lacrima sul viso del Papa Esame di coscienza nella messa del ventennale: «Signore, ho fatto tutto il possibile?» Una lacrima sul viso del Papa Wojtyla si commuove davanti ai doni dei bambini CITTA' DEL VATICANO. Papa Wojtyla celebra davanti a Scalfaro la Messa per i vent'anni di pontificato, fn un esame di coscienza pubblico e alla fine si commuove per le feste di una nuvola di bambini intorno a lui. Una Messa solennissima, quella di ieri in Piazza San Pietro, concelebrata (era la Messa della diocesi di Roma) da 1500 tra cardinali, vescovi e sacerdoti presenti in città, guidati dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Camillo Ruini. La piazza è piena di gente. Decine di migliaia di italiani, ma anche un solido afflusso di polacchi, che hanno invaso la capitale già da qualche giorno. Il Papa ha rievocato il suo «sì» del 16 ottobre 1978 ed ha chiesto di nuovo ai fedeli di pregare «per questo Papa, perché possa compiere fino in fondo la sua missione». Poi ha compiuto uno speciale esame di coscienza pubblico, prendendo spunto da una domanda presente nel Vangelo di Luca: «Il figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?». Stava bene, il Papa; e premesso che un Papa deve soprattutto «confermare la fede dei fratelli», ha continuato: «Dopo vent'anni di servizio sulla sede di Pietro - ha detto - non posso quest'oggi non pormi alcune domande: hai mantenuto tutto questo? Sei stato maestro diligente e vigile della fede nella Chiesa? Hai cercato - ha proseguito nell'esame l'anziano Pontefice - di avvicinare agli uomini di oggi la grande opera del Concilio Vaticano II? Hai cercato di soddisfare le attese dei credenti nella Chiesa, ed anche quella fame di verità, che si fa sentire nel mondo, fuori della Chiesa?». Non ha dato risposte ieri. Papa Wojtyla; ma ha fatto capire quanto si senta stimolato dal suo incarico. «Echeggia - ha aggiunto - nel mio spirito l'invito di San Paolo: "Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, e che giudicherà anche te: annuncia la parola". Annunciare la parola. Questo è il mio compito, facendo tutto il possibile - ha detto affinché il Figlio dell'uomo, quando verrà, possa trovare la fede sulla terra». Infine, i bambini. Una quarantina di loro, di una scuola elementare, hanno eseguito una semplice coreografia con fazzoletti colorati sul sagrato, mentre il coro della diocesi di Roma cantava l'inno «Totus tuus», che prende ispirazione dal motto di Wojtyla. Poi 12 di loro si sono avvicinati all'anziano Pontefice portandogli delle composizioni floreali. Giovanni Paolo II li ha abbracciati e baciati ad uno ad uno: ed è qui che, ad un certo punto, il Papa si è asciugato gli occhi, umidi di commozione. Al termine della Messa il Presidente della Repubblica è salito sul sagrato per salutare il Pontefice. Una stretta di mano e qualche minuto di colloquio. Poi, prima di rientrare nel suo appartamento nel palazzo apostolico Giovanni Paolo II ha fatto un giro della piazza, a bordo non della tradizionale jeep bianca ma di una berlina decapottabile. Marco Tosatti Il Santo Padre mentre si asciugagli occhi umidi di commozione

Persone citate: Camillo Ruini, Cristo Gesù, Giovanni Paolo Ii, Papa Wojtyla, Scalfaro, Wojtyla

Luoghi citati: Citta' Del Vaticano, Roma, San Paolo