Aznar gela gli entusiasmi: prudenza di Gian Antonio Orighi

Aznar gela gli entusiasmi: prudenza Aznar gela gli entusiasmi: prudenza «La Procura generale ha già impugnato l'indagine» MADRID NOSTRO SERVIZIO Mentre i giudici della «Audiencia Nacional» di Madrid Baltasar Garzon e Manuel GarcìaCastellòn lavoravano ieri a pieno ritmo nei loro uffici per presentare la domanda di estradizione dell'ex dittatore Augusto Pinochet, accusato in due istruttorie di aver ucciso, torturato e fatto sparire 600 spagnoli ed arrestato sabato scorso a Londra grazie ad un ordine di cattura spiccato da Garzon venerdì, mentre la Spagna chiede giustizia, il premier Aznar ha gelato da Porto le speranze di una rapida traduzione nella capitale spagnola dell'ex dittatore cileno. Aznar, il premier che, secondo «El Paìs» «ha in mano il futuro di Pinochet» in quanto è il governo di Madrid che deve richiedere l'estradizione al più che disponibile Esecutivo di Blair, ha dichiarato a conclusione dell'VIII Vertice IberoAmericano: «Il governo spagnolo rispetterà in ogni caso le decisioni dei giudici, in ogni caso rispetterà la legalità internazionale. Potrà ricevere o no petizioni, studiare o no, se le ri- ceve, il fondamento di queste petizioni. Io non anticiperò niente se non conosco il fondamento reale, i fatti. Spero e desidero responsabilità e rispetto da parte di tutti, perché siamo davanti ad un fatto che non riguarda solo persone, ma anche molte sensibilità differenti in Paesi diversi, che hanno diritto di esprimere quello che pensano». «Non è situandosi sulla cresta dell'onda ed aizzando certi commenti che si può contribuire al funzionamento della giustizia e della legalità internazionale, ma rispettando la discrezione e la prudenza», ha precisato Aznar, che non ha speso neanche una parola sulle 600 vittime spagnole del dittatore. E poi ha sottolineato: «Bisognerà sapere cosa deciderà la Procura Generale del Regno sulla competenza o meno delle indagini dei due giudici, competenza che è già stata impugnata». Fin dal '96, da quando i due magistrati dell'Audiencia di Madrid investigano sulle vittime di Pinochet, sia il Procuratore Generale del Regno Jesus Cardenal (nominato dal governo di destra-centro di Aznar) che il capo dei pm dell'Audiencia Eduardo Fungairiiio hanno sostenuto in due rapporti che le indagini del duo GarzònGarzia Castellòn non sono di competenza della giustizia spagnola. «E' discutibile che le forze armate cilene ed argentine possono considerarsi una banda armata. E poi, in quanto al fatto che il fine dello sterminio fosse la sovversione dell'ordine costituzionale - ha scritto Fungairifio -, non biosogna dimenticare che le giunte militari pretendevano solo sostituire temporaneamente l'ordine costituzionale vigente». «Gli ordini di cattura e la detenzione dettate da Garzon non contano sull'appoggio della Procura Generale, che presenterà il corrispondente ricorso perché si oppone all'indagine sui crimini delle dittature sudamericane poiché nessun tribunale spagnolo ha giurisdizione per farlo», rivelava ieri il conservatore «Abc». Ed «El Pais» ricordava: «La diplomazia spagnola ha spiegato un sacco di volte a governi di Cile ed Argentina che l'Esecutivo non appoggia l'operato dei due giudici, Ma non può far niente per impedirlo». Nel suo mandato di cattura, Garzon scrive: «Pinochet portò avanti attività delittuose in coordinazione con le autorità militari argentine tra il '76 e l'83. Su suo ordine si eseguirono l'eliminazione fisica, la scomparsa ed il sequestro, previo tortura, di migliaia di persone. Tra i piani ci fu la "operazione condor", coordinate dalle dittature argentina e cilena, in cui scomparvero 79 spagnoli». I due giudici voleranno nei prossimi giorni a Londra e, secondo la radio statale, sarebbero decisissimi ad interrogare l'ex dittatore. Ma chi deve decidere se dar corso all'estradizione è il ministero degli Esteri del governo Aznar. E se, come sicuramente accadrà, la Procura Generale stimerà che i due giudici non hanno competenze sui crimini di Pinochet, Aznar avrà l'alibi per non far estradare Pinochet. E cadranno anche le ragioni del suo arresto. Gian Antonio Orighi Il procuratore del Regno: nessun tribunale spagnolo ha la giurisdizione per questo caso Il primo ministro spagnolo José Maria Aznar

Luoghi citati: Argentina, Cile, Londra, Madrid, Spagna