Il rebus dei candidati gemelli di Gabriele Romagnoli

Il rebus dei candidati gemelli ERICANI Il rebus dei candidati gemelli FISHER-TAFT, dell'Ohio, si è candidato alla carica di governatore del suo Stato. Stando alla scheda elettorale sarebbero in lizza il democratico Lee Fisher e il repubblicano Bob Taft, ma così non pare né alla popolazione votante né ai presunti avversari, in evidente crisi di identità. Lo stress della competizione sta facendo perdere i capelli a Fisher, la cui fronte riconquista gli spazi già propri di quella di Taft che, per apparire serio e posato come l'apparente rivale, ha inforcato negli ultimi mesi un paio d'occhiali. Nella regione di Medina, che da sempre costituisce il test decisivo, appena trenta elettori hanno saputo distinguere l'uno dall'altro. Per tutti gli altri, le due facce sono ormai sovrapposte. E sì che appaiono in televisione di continuo, con veementi spot nei quali si accusano a vicenda. La commissione elettorale ha condannato Fischer per aver mentito due volte sui trascorsi di Taft e sta ora esami¬ nando un ricorso dove si afferma che Taft ha mentito due volte sul passato di Fisher. Osservatori disincantati hanno notato che, sull'esempio presidenziale, farebbero prima e sarebbero più accurati mentendo su se stessi. Nessuno dubita che lo facciano con le promesse, più indistinguibili delle facce: tagli alle tasse, assistenza sociale, il resto va da sé. L'uno ha accusato l'altro di avergli copiato il programma. Curiosamente, proponendo le stesse cose, riescono a litigare. Opportunamente, nei sondaggi, sono alla pari. Interpellato dal giornale di Cleveland, un elettore tipo, di quelli che non li distinguono, ha detto: "Voti Fisher, voti Taft, è lo stesso. Vince uno e governa come l'altro. E' una tale marmellata che credi di aver scelto Taft e ti accorgi che hai mandato al potere Fisher. Tanto, vince sempre Fisher-Taft". L'importante è saperlo prima. Gabriele Romagnoli

Luoghi citati: Cleveland, Medina, Ohio