Una gitana per Valentino di Antonella Amapane

Una gitana per Valentino Lo stilista italiano disegna per la donna una linea allegra e molto colorata. Materiali della Nasa per Cerniti U i Vlti Una gitana per Valentino Gonne lunghe, ampie camicie e tuniche PARIGI DAL NOSTRO INVIATO Contro il logorio dell'imbronciato nero a oltranza, alla faccia del brutto-chic incalzante, Valentino firma la moda che ride. E le donne tornano a sognare. L'abito della felicità è colorato, gitano, femminile. Ricorda vagamente lo stile della rivoluzionaria e zingaresca Brigitte Bardot nel film di Malie, «Viva Maria!». Sono pettinate come B. B. le ragazze con i lunghi capelli che ondeggiano sulle spalle lasciate scoperte da gonfie bluse bianche, intarsiate di ricami e jais. Nuvole di freschezza portate con ben 12 versioni di sottane - godet, tempestate di volant, dritte o a campana - che scivolano sui fianchi e lambiscono polpacci. Come dire che la nuova eleganza briosa si gioca in gonna e camicetta, basta saperle scegliere. E abbinarle a preziose ciabattine rasoterra incrostate di pietre, oppure a espadrillas fatte di fettucce, sulla falsa riga dei modelli Anni Quaranta, cari alla miliardaria americana Slim Keth. I Sixties pieni di gioia di vivere ricompaiono con le gipsy girl di Valentino che, al posto dell'imbalsamato blazer, scelgono giacche-cardigan e camicie svuotate, incantevoli straccetti intagliati al laser e ricamati. I poncho corallo e latte sono una ragnatela di lana dal filo infinitesimale. Velano il busto impreziosito da etniche collane incrociate sotto il seno. Ruches e piegoline, frange e merletti si rincorrono sui top che paiono caftani rimpiccioliti. La platea esulta di fronte alle tuniche da sera che ospitano pennellate rosso passione, omaggio ai quadri del pittore Cy Twombly. Applaude Avery Agnelli, in prima fila, accanto alla madre Sally Me- tcalf. «Valentino è straordinario. Crea abiti elegantissimi, classici e senza tempo, eppure moderni. Ma amo anche il genere minimalista perché è semplice come me», confida sorridente Avery, in sintonia con quel lusso fatto di sottrazioni che affascina anche Carolyne Bessette Kennedy. «Lei è la mia musa, sarebbe elegante anche vestita con una tela di sacco. Il minimal piace alle nuove generazioni», spiega Narciso Rodriguez, sarto favorito dalla Kennedy e autore della linea Loewe. Liofilizzato di essenzialità declinata in tuniche di nappa bianca traforata come cerotti, top a sacchetto sporcati di carbone e pantaloni sotto l'ombelico. «Pulizia e mente orpelli», ribadisce Cerniti proponendo candide e abbaglianti bluse ricamate come i bit del computer e vestiti in maglia di vetro riflettente (un materiale che arriva dalle uniformi della Nasa). Sono un riassunto di guerre stellari le sottane tinta fango, punteggiate di borchie che formano costellazioni. L'avorio imperversa da Cerniti, come negli abiti di Celine tempestati di cristalli, confermandosi il colore vincente. Moda cerebrale e moda passionale. Due fazioni destinate a scontrarsi nel guardaroba femminile. Chi vincerà? Sul fronte iper massimalista, trionfa l'inossidabile Jean-Paul Gaultier. Capace di fondere nell'abito ironia e sartorialità. Pensando alle turiste giapponesi che visitano il Louvre il sarto taglia e scompone il kimono (top e gonna, ma anche bikini) e lo mischia a capi occidentali, a scultorei drappeggi fissati col gesso. Nel rielaborare le tradizioni del Sol Levante, immagina geishe con i capelli sciolti, un po' discinte. «Le ho ritratte in preparazione. Diciamo, un po' prima, o comunque un po' dopo l'amplesso», scherza Gaultier circondato da indossatrici orientali. Ieri, nell'Emporio Armani di Saint-Germain è stato presentato il libro di moda «Fashion Images». I proventi saranno devoluti a un'associazione per l'infanzia maltrattata. Tutta Parigi parla della mostra dedicata a Yssey Miyake, dove i vestiti ballano grazie a particolari sensori. E' allestita alla Fondazione Cartier fino al 17 gennaio. Antonella Amapane Gaultier si ispira alle geishe con kimono sexy e tessuti resi rigidi dal gesso A fianco un modello di Valentino che si ispira al clima gitano. A destra, una proposta di Jean-Paul Gaultier

Persone citate: Armani, Avery Agnelli, Brigitte Bardot, Carolyne Bessette, Celine, Cy Twombly, Kennedy, Narciso Rodriguez, Sixties, Valentino Gonne

Luoghi citati: Parigi, Yssey Miyake