Al Superenalotto vince solo il fisco

Al Superenalotto vince solo il fisco Nuovo primato di colonne giocate, ma nessuno azzecca il «6». Mercoledì in palio più di 30 miliardi Al Superenalotto vince solo il fisco E don Riboldi scomunica la febbre da gioco ROMA. Paperon de Paperoni nascerà, forse, la prossima settimana, perché anche ieri, per l'ottava settimana consecutiva, nessun giocatore è riuscito a centrare il fatidico «sei» al Superenalotto. Al prossimo concorso, secondo stime della Sisal, il «sei» dovrebbe valere 32-33 miliardi. E' stato realizzato, invece, un «5+1» a Cepparana di Bolano, nello Spezzino: vince 6 miliardi 400 milioni. La schedina è stata giocata nel bar Coreani di via Italia 2. Il montepremi del concorso numero 83 ha superato i 32 miliardi che si sommano ai 21 del riporto da concorsi precedenti, superando nel totale i 53, dei quali 27.789.164.215 lire sarebbero toccati all'eventuale fortunato vincitore con sei punti. Sono state più di 115 miUoni le combinazioni giocate dagli italiani fino alla chiusura delle ricevitorie. Il record, fino a ieri, spettava al concorso del 19 settembre scorso, con 84 milioni di combinazioni giocate. Quello relativo al «jackpot», invece, è solo il quarto in tutta Europa ma il primo in Italia. Davanti al consueto quanto prevedibile ultimo assalto ai botteghini si sono premuniti parecchi ricevitori. Dopo la chiusura del gioco, fissata per le 17,45, in molte città e in vari punti d'Italia è stato possibile acquistare schedine già giocate e prepagate dagli stessi titolari prima della chiusura. Schedine di vario tipo, da due colonne in poi, vendute rigorosamente allo stesso prezzo della giocata. «L'iniziativa non è assolutamente illegale - è il commento alla Sisal -; è una iniziativa commerciale che ha ovviamente un "rischio d'impresa", visto che è possibile che qualcuno non venda tutti i biglietti giocati». La febbre del Superenalotto che riempie tabaccherie e ricevitorie non è vista come «un segnale positivo» da monsignor Antonio Riboldi. Non ha dubbi come uomo di Chiesa e come italiano che «non ha mai nella sua vita giocato neanche una lira». H vescovo di Acerra è categorico: «Siamo circondati, assediati da Lotto, Superenalotto, Totocalcio e così via. Allora si capisce che la fortuna diventa la grande sirena che riempie i botteghini. Magari la stessa corsa si facesse per altre cose. Si sappia allora che la Chiesa mette il gioco tra le cose non troppo morali, perché infatti la morale è: guadagna il pane con il sudore della tua fronte». Immediata la risposta del responsabile relazioni esterne della Sisal, Simone Perotti: «Il Superenalotto è un gioco che ha aggregato grande entusiasmo, senza diventare né una febbre, né una mania. In alcuni giochi italiani vengono spesi, ogni anno e per singolo gioco, oltre 10 mila miliardi, ma nessuno parla di febbre». Come non pensare allora ai 2 miliardi di lire assegnati proprio ieri sera in diretta durante la trasmissione «Carramba che fortuna» condotta da Raffaella Carrà? Sempre a proposito di Superenalotto, per Perotti occorre «non esagerare e non contribuire a far diventare un grande, innocuo fenomeno qualcosa di più grande di quel che è». Comunque sia una ricchezza difficile da agguantare. Un ricevitore ha immaginato 622 milioni di schedine, impilate una sopra l'altra, con tutte le combinazioni possibili. «Alla fine risulta una colonna di carta alta più di 4 mila metri. Uno prende una schedina, dove gli pare ed è la sua probabilità. Si può capire che anche giocando 100 o 1000 combinazioni la possibilità di realizzare un sei pieno aumenterà pochissimo». Inutile poi pensare di coprire tutte le combinazioni, occorrono oltre 498 miliardi e un computer per ripartirle poiché il massimo sistema giocabile su schedina è di 38.760 combinazioni. Vano anche giocare sui numeri ritardatari: «E' solo una pia illusione di avere maggiori probabilità di vittoria». Lo riafferma il professor Pascal Dupont dell'Università di Torino. «E' l'intuizione che ci tradisce se poi non troviamo nei nostri pensieri alcun riscontro scientifico. La probabilità di indovinare un "sei secco" al Superenalotto è molto piccola. Precisamente è 1/622.614.630. Eppure la probabilità che almeno una delle tante giocate centri la sestina è alta. Perché l'aumento del numero delle giocate alza anche la probabilità». Ivano Barbiero RECORD DI GIOCATE NEGLI ULTIMI SEI CONCORSI Rispetto agli stessi concorsi del 1997 le giocate sono aumentate da un +2114% ad un +5577% concorso n* 78 del 30/09/98 COMBINAZIONI GIOCATE concorso n° 79 del 3/10/98 COMBINAZIONI GIOCATE concorso n° 80 del 7/10/98 COMBINAZIONI GIOCATE 36.6SS.793 49.122.403 S3.447.783 63.811.222 81.674.386 HSmilioni La vincita più grande di tutti i tempi in un concorso a premi si fa ancora attendere: anche ieri il Superenalotto ha pagato soltanto un «5+ I», centrato a La Spezia (sei miliardi, peraltro, la vincita). Mercoledì si riparte da un montepremi vicino ai 33 miliardi

Persone citate: Antonio Riboldi, Carramba, Ivano Barbiero, Lotto, Pascal Dupont, Perotti, Raffaella Carrà, Riboldi, Simone Perotti

Luoghi citati: Acerra, Bolano, Europa, Italia, La Spezia, Roma