L'effetto Fed dà slancio alle Borse

L'effetto Fed dà slancio alle Borse Ma la Bundesbank frena: non seguiremo Greenspan. Dollaro giù. Milano guadagna il 2,98% L'effetto Fed dà slancio alle Borse Europa spaccata sui tassi, Fazio non cede MILANO. L'effetto Fed spinge le Borse. C'era da immaginarlo dopo il taglio del costo del denaro deciso da Alan Greenspan (e l'immediato rial/o del 4% di Wall Street giovedì notte) ma, certo, l'ennesima seduta positiva nelle Borse dell'Asia e in quelle europee - con l'iazza Affari su del 2,98% - e una boccata d'ossigeno per i mercati tanto più che la mossa della Federai reserve americana, seguita ieri dal taglio dello 0,25% del tasso d'intervento del Canada, ha riacceso il dibattito le le aspettative! sulla possibilità di analoghe manovre da parte delle autorità monetarie europee. «Speriamo che l'Europa faccia la sua parte», si augurava ieri il quotidiano New York.Thnes felice per il faglio dei tassi Usa ma deluso per le precedenti dichiarazioni di Wim Duinsberg, presidente della Banca centrale europea, deciso Dell'escludere un'analoga riduzione dei tassi europei. Ieri, di nuovo, la Bundesbank si è dissociata dalla Fed. Ver bocca di Hans Koebnick, membro del consiglio centrale, la banca centrale tedesca ha applaudito Greenspan («Un passo nella direzione giusta») ma ha di nuovo negato di seguirne l'azione: la Bundesbank e la futura area dell'Euro, ha precisato Koebnick, «non si vedono per questo costretti ad allinearsi alla Fed con una manovra coordinata». Per ora, insomma, non si sposta di una virgola l'atteggiamento dei banchieri europei e di Hans Tietmeyer, presidente della Buba: l'Europa, ripetono, deve prima completare il processo di convergenza dei tassi (verso il 3,3% di Francia e Ger maina) poi si vedrà, lina posizione che, per quanto riguarda l'Italia, rilancili la palla nelle mani del governatore Antonio Fazio. Taglierà, non taglierà i tassi, la Banca d'Italia? Prima ili una soluzione alla crisi di governo e del varo della finanziaria nessuno se l'aspetta, nemmeno gli oltranzisti di Piazza Altari. «Una diminuzione dei tassi italiani sarebbe utile», ha ammesso ieri il segretario della Cgil Sergio Cofferati, sensibile a ogni misura che promuova lo sviluppo e quindi l'occupazione. Pero, ha aggiunto Cofferati, «l'autonomia del governatore non può essere messa in discussione». Stossa cautela dal presidente di Confindustria Giorgio Possa che auspica un taglio dei tassi tedeschi, quelli che fanno da riferimento all'Europa, perchè - spiega - «e bene che l'Euro nasca forte ma non troppo, altrimenti sarebbero guai per noi». Il dibattito resta aperto. Ovunque. Gran Bretagna compresa, paesi; che non aderirà alla prima fase dell'Euro: ieri la Confederatimi of british industry e l'I nst.it ut e; of direclors, le due maggiori organizzazioni imprenditoriali del paese, hanno saluta¬ to la decisione della Fed di Greenspan, augurandosi chi; possa essere a breve imitata anche in Gran Bretagna. Attese e speranze sul fronte dei tassi. Dollaro in calo, nonostante una piccola fiammata pomeridiana, li mercati che, comunque!, festeggiano la nuova riduzione del costo del denaro decisa dalla Fed tre settimane! dopo il precedente taglio voluto da Greenspan. Scontata l'euforia notturna delle Borse asiatiche trascinate dalla decisione americana. A Tokyo il Kabuto-cho ha chiuso in rialzo del 2,2 per cento. Hong Kong, dove il governo ha deciso una riduzione! al 6,5% del tasso di sconto, ha segnato uno storico rialzo dcll'8,99% superato di un soffio dal più 9,26% della Borsa di Singapore. Da oriente a occidente il boom ha fatto scuola, almeno di prima mattina. Tutte in forte; rialzo, in apertura, le! Borse europee: più 3,45% Francoforte, più 3,4% Zurigo, 3,49".. Milano, 2,9% Parigi, 2,05",. Londra. In Piazza Affari nella prima mezzora vengono addirittura sospesi per ecce;sso di rialzo titoli come Compaia, Alitalia, Fideuram, Banca Inte:sa, Mediolanum, Ras, Bolo, Ansaldo. Poi il Miblei torna a valori meno caldi, all'una è su dell'I,3%, la crisi polica pe;sa e non pesa: pesano le! minacce di opposizione dura del Polo, non pesa anzi conforta il via libera di Cossiga a D'Alema premier. Alle; quattro, quando Wall Street apre i battenti e il Dow Jones (oltre ogni previsione;) va su fino a 100 inmti per poi ridisconderc a più 50, il clima si surriscalda di nuovo e gli indici risalgono ovunque. Fino alle chiusure, tutte positive. Londra in rialzo dell'I,5%, Parigi dello 0,83%, Francoforte dell'1,75% e; Piazza Affari del 2,9B% a finire in bellezza una settimana che ha visto il Mibtel recuperare un 15% che, tradotto in capitalizzazione, significano centomila miliardi in più. Armando Zeni UN MONDO DI TASSI (I tossi di riferimento di mercato del gruppo 'Euro-I 1 ' e del G7) GERMANIA I Tosso sconto 2,5% BHBHBB Lombare! 4,5% ■BH Pronti/Termine 3,3% FRANCIA I Tosso intervento 3,3% mwwm Pronti/Termino 4,6% SPAGNA I Pronti/Termine 3,75% AUSTRIA I Tasso sconto 2,50% Lombard 4,75% ITALIA Tasso sconto 5,0% Tosso anlicip. I USA ! Tasso sconto 4,75% ■ Fed (unds 5,0% GIAPPONE I Tasso sconto 5,0% : CANADA Tosso intervento I TBÌ5,5%1 LA CORSA E1 PARTITA DA TOKYO [LE CHIUSURE DELLE PRINCIPALI BORSE MONDIALI] +8,99 +9,28 +4,90 +4,49 +9,00 +7,04 +2,08 +2,38 +2,98 +|80 +0,32 +2,19 +1,41